La proposta del Fmi: tasse su ricchi e redditi alti per aiutare la ripresa post covid

Roma. I governi dovrebbero considerare tasse più alte sui ricchi per pagare i conti del Covid. Ecco la ricetta proposta ieri, 7 aprile, dal Fondo monetario internazionale (Fmi) per aiutare i Paesi a uscire dalla crisi economica aggravata dalla pandemia di Coronavirus.

Secondo l’organismo internazionale, ogni paese dovrebbe quindi considerare «un contributo temporaneo alla ripresa dal Covid» da far pagare a chi gode di redditi più alti. Questo aiuterebbe a ridurre le disuguaglianze e «aumenterebbe la probabilità di una mobilità intergenerazionale» considerato che i giovani sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto del Covid.

Sale il debito pubblico mondiale nel breve periodo

“Il debito pubblico mondiale è salito a quasi il 97% del Pil alla fine del 2020 e dovrebbe mantenersi appena sotto il 100% nel medio termine”. Lo dice Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor, aggiungendo che questa crescita è stata il risultato delle misure eccezionali di stimolo messe in campo dai governi per evitare il peggio. “La disoccupazione e l’estrema povertà sono aumentate significativamente. La pandemia rischia quindi di lasciare cicatrici profonde”, avverte Gaspar.

Ma “c’è una luce in fondo al tunnel”, afferma la direttrice generale del Fmi, Kristalina Georgieva. Nel medio termine, infatti, si prevede un calo del debito pubblico nella maggior parte delle economie avanzate con un’accelerazione della ripresa. In questo senso, “i vaccini sono il miglior investimento possibile”.

Secondo Georgieva, in media i deficit caleranno dal 7,6% del Pil nel 2020 al 2,3% nel 2026. In particolare, il deficit italiano è destinato a passare dall’8,8% nel 2021 all’1,8% nel 2026. Ci sarà una diminuzione anche del debito pubblico italiano, che comunque resterà sopra il 150% fino al 2026.

Sebastiano Santoro