La giornata di ieri è stata segnata da eventi estremi che hanno colpito diverse aree del Paese, portando alla morte di due persone. Un uomo di 70 anni ha perso la vita a Bardonecchia, nel Torinese, travolto dall’esondazione del rio Frejus. Un secondo decesso è avvenuto nel Bolognese, dove un operaio di 47 anni ha accusato un malore mentre si trovava in un cantiere, probabilmente a causa del caldo intenso.
Oggi la Protezione Civile ha diramato un’allerta gialla per rischio idrogeologico in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Intanto, Campobasso si aggiunge all’elenco delle 18 città da “bollino rosso” per le temperature elevate.
Il maltempo, arrivato dopo giorni di afa opprimente, ha causato danni significativi in montagna. A Bardonecchia, località turistica a 1.300 metri di altitudine, la violenta piena del rio Frejus ha causato allagamenti e detriti nel centro cittadino. L’anziano deceduto sarebbe stato travolto mentre tentava di uscire dal proprio veicolo. I vigili del fuoco lo hanno trovato ormai privo di vita. In via precauzionale, circa 150 bambini presenti nei centri estivi sono stati messi al sicuro all’interno del palazzetto dello sport, utilizzato anche come punto di accoglienza per altri cittadini. Il Comune ha diramato un messaggio urgente invitando a non uscire di casa e a non utilizzare l’auto.
L’autostrada A32 è stata chiusa all’altezza dell’uscita per Bardonecchia, così come la statale adiacente, completamente allagata.
Situazione complicata anche in Valle d’Aosta, dove tre frane hanno temporaneamente isolato la località di Cogne, ai piedi del Gran Paradiso. A un anno esatto dalla devastante alluvione del 2024, che isolò il paese per quasi un mese, nuove frane hanno interrotto l’unica arteria stradale di collegamento. Questa volta, però, l’intervento è stato più rapido: una finestra di transito è già stata concessa, mentre la riapertura definitiva è attesa per martedì. Resta in vigore l’allerta per ulteriori smottamenti.
Il nubifragio si è abbattuto durante la notte lungo la regionale 47, scaricando in un’ora circa 40 millimetri di pioggia mista a grandine. Le maggiori criticità si sono registrate nel territorio di Aymavilles, dove un tratto di 500 metri di strada è stato invaso da pietre e fango. Alcuni turisti, bloccati in auto, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e dal Soccorso alpino. La strada è stata interdetta all’altezza del bivio per Ozein.
Infine, una frana ha colpito anche le Dolomiti bellunesi, in Veneto, scivolando lungo la Croda Marcora e ricoprendo di polvere il centro di San Vito di Cadore. Fortunatamente non si segnalano danni gravi né feriti.