Torre Annunziata nel caos: si vota il 12 giugno ma lo scioglimento per “infiltrazioni” potrebbe arrivare dopo l’elezione

Il Consiglio dei Ministri ha fissato le date per le elezioni amministrative e i referendum. Si andrà alle urne il 12 giugno 2022 per il primo turno e per il voto referendario, con turno di ballottaggio previsto per il 26 giugno.

Ancora incerta la situazione a Torre Annunziata per quanto riguarda il ritorno al voto per l’elezione del nuovo consiglio comunale. In questi giorni, infatti, scade la proroga richiesta dalla commissione d’accesso per relazionare al Prefetto di Napoli su eventuali infiltrazioni camorristiche all’interno dell’amministrazione. Il Prefetto di Napoli, successivamente, dovrebbe inviare al Ministro dell’Interno le proprie valutazioni e sulla base di queste il Consiglio dei Ministri dovrebbe pronunciarsi su eventuale scioglimento del Comune di Torre Annunziata per infiltrazioni camorristiche.

La commissione d’accesso inviata dalla Prefettura potrebbe chiudere i lavori dopo aver raccolto gli ultimi elementi che potrebbero sopraggiungere sia dalle indagini della Procura di Torre Annunziata che hanno portato all’arresto del dirigente dell’Ufficio Tecnico Nunzio Ariano, sia quelle della Direzione Distrettuale Antimafia, che vede coinvolti il sindaco Ascione e altre 10 persone, tra cui il presidente del consiglio comunale Giuseppe Raiola, il suo predecessore Rocco Manzo, l’assessore alle attività produttive Luisa Refuto, la consigliera comunale Maria Oriunto, l’ex vicesindaco Luigi Amendola e il già citato Nunzio Ariano.

Paradossalmente la legge prevede che un eventuale decreto di scioglimento possa essere emesso anche successivamente alle elezioni comunali del 12 giugno, con eventuale scioglimento, in questo caso, del nuovo consiglio comunale eletto. La ratio della legge è quella che indica nei 18-24 mesi il tempo necessario per la “bonifica” degli organi amministrativi da qualsiasi collusione con la criminalità organizzata, anche se non dovesse essere eletto alcuno dei consiglieri comunali in carica prima delle loro dimissioni.

Il sindaco dimissionario Vincenzo Ascione ha dichiarato che impugnerà anche davanti al TAR l’eventuale provvedimento di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche che reputa illegittimo e privo di qualsiasi fondamento.

Massimo Napolitano