Torre Annunziata, Confcommercio contro l’amministrazione Ascione: “Due anni di immobilismo”

“Oggi a due anni dall’insediamento della giunta Ascione, si continua a registrare una situazione di assoluto immobilismo in una città mortificata dall’incuria, dall’inefficienza e dall’incompetenza dei propri amministratori” inizia così il testo del manifesto, firmato dalla Confcommercio di Torre Annunziata, affisso lungo le principali arterie della città. Un manifesto che, nel suo testo, riporta tutta l’insoddisfazione e dei commercianti ed annuncia lo “stato di agitazione della categoria del Commercio e del Turismo e dei Servizi”.
“Inefficienza e incompetenza dei propri amministratori – si legge ancora – che con il loro atteggiamento a dir poco irritante, stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza delle attività commerciali e la pazienza dei cittadini costretti ad assistere rassegnati all’inarrestabile declino della città. L’assenza di qualsiasi programmazione e di politiche attive per il settore ha determinato il cupo contesto in cui i commercianti sono chiamati ad operare. Questa Amministrazione Comunale ha rimosso (se mai l’avesse avuto) dalla sua agenda il tema del commercio cittadino”.

Poi ancora: “Abbiamo rappresentato negli anni, a Torre Annunziata, il principale argine alla disoccupazione, al degrado ed alla desertificazione della città. Rappresentiamo oggi il declino dell’apparato industriale e al netto della pubblica amministrazione, senza temere smentite, quel che resta dell’economia cittadina nonostante le gravissime difficoltà che stiamo vivendo.

Potremmo contribuire per il futuro, insieme alle imprese turistiche e dei servizi, a creare la principale fonte di ricchezza e di lavoro, ad essere un patrimonio che forse andrebbe a salvaguardato e tutelato nell’interesse di tutti. Dichiariamo lo stato di agitazione della categoria del Commercio e del Turismo e dei Servizi e ci riserviamo di organizzare tutte le iniziative utili a scuotere questa Amministrazione dalla sua colpevole apatia ed indifferenza verso il futuro delle imprese, dei lavoratori e della città”.