La situazione a Terzigno è surreale. Ci sono carabinieri e polizia come se ci fosse uno stato d’assedio.
L’assedio c’è ma è silenzioso, disperato. Le persone piangono, si lamentano e fanno domande per capire cosa ancora si possa fare. Lo sgomento è negli occhi di tutti anche di chi come le Mamme Vulcaniche è arrivato per sostenere queste famiglie.
La sofferenza è nell’aria e purtroppo ancora tanta incredulità per quello che sta accadendo e per quello che è accaduto vent’anni fa. La paura di qualche gesto estremo è accompagnata dalla paura dell’ignoto. Non ci sono notizie sulle possibili sistemazioni, forse perché soluzioni non ce ne sono.
Il prefetto Auriemma ha invitato allo sgombero, ovviamente a spese degli sfollati. Ma come si svuota una casa dai ricordi e dalle emozioni? Una mamma come può sentirsi dire che i figli e gli altri bambini verranno sistemati in una casa famiglia?
Lo sconforto è per l’assenza dello Stato, che dovrebbe tutelarli invece è in silenzio davanti a questa tragedia definita da qualcuno ” un teatrino”.
LA GIORNATA
Le tanto temute ruspe sono arrivate. Sul posto arriva anche il Prefetto Auriemma. La disperazione delle famiglie è all’estremo.
C’è caos e disperazione a Terzigno, dove 14 famiglie da questa mattina devono lasciare casa. Un intero parco residenziale che deve essere abbattuto perché abusivo ma in realtà le famiglie avevano comprato la casa regolarmente, con atto regolare e con mutuo. E dopo venti anni hanno scoperto che la propria abitazione è abusiva e deve andare giù.
Le persone sono barricate in casa e qualcuno minaccia addirittura un gesto estremo. E’ forte la tensione.
Sul posto sono giunte anche le Mamme Vulcaniche, a dare sostegno alle famiglie.
Alina Cescofra