Nonostante il primo posto e i numerosi successi maturati nelle prime giornate del campionato, la Juventus di Sarri continua a mostrare incertezze, che spesso si rivelano fatali. Per i bianconeri quella di ieri sera contro il Milan è la quarta sconfitta del campionato. E l’occasione di portarsi a +10 dalla Lazio – anch’essa clamorosamente rimontata e sconfitta 2-1 a Lecce, grazie ai gol di Babacar e Lucioni – è stata sprecata.
Comincia con il botto la Juventus, che tuttavia solo nel secondo tempo si porta a +2 sul Milan: a sbloccarla è uno splendido gol di Adrien Rabiot, che riesce finalmente a mettersi in mostra. Il raddoppio arriva al 53° con Cristiano Ronaldo, che approfitta di un doppio errore difensivo di Kjaer e Hernandez. La partita sembra ormai decisa, specialmente con un’avversaria come la Juventus. Eppure, dal 62° la partita prende una piega diversa. E clamorosa. Un rigore, nato su fallo di mano di Bonucci e ben trasformato da Ibrahimovic, è solo il segnale d’inizio. Al 66° arriva il pareggio con Franck Kessié, che saltando i difensori bianconeri, insacca il pallone alle spalle di Szczesny. Basta solo un minuto per pietrificare la Juve: in sessanta secondi il Milan passa in vantaggio con un gol di Rafael Leão. Per la squadra di Sarri è catastrofe. Nonostante i vari tentativi di ribaltare la folle rimonta di un Milan scatenato, alla fine i bianconeri cedono. E all’80° Alex Sandro sbaglia un passaggio lungo nella propria metà campo, regalando ad Ante Rebic il decimo gol in Serie A. A San Siro finisce 4-2.
Risorgono dunque anche i ragazzi di Stefano Pioli che volano al quinto posto, in zona Europa League. Un posto arduo da difendere per i rossoneri, che dovranno scontrarsi con le pretendenti per riuscire a ritornare in Europa, a partire già da domenica prossima, data del match contro il Napoli dell’ex Gattuso (squadra già qualificata in Europa League dopo la vittoria della Coppa Italia).