Regime forfettario 2020, tutte le novità per i lavoratori dipendenti

Ogni anno le leggi in materia fiscale cambiano e non è detto che chi nel 2019 rientrava nel regime forfettario, anche per il 2020 possa farne parte lo stesso. Nello specifico, c’è una particolare categoria di possessori di partita IVA che ha visto cambiare decisamente le carte in tavola: i lavoratori dipendenti con partita IVA.

Nel corso del 2019, infatti, tantissimi sono stati i lavoratori dipendenti che hanno deciso di aprire una partita IVA per aumentare il proprio reddito con un progetto extra o un secondo lavoro come liberi professionisti. In maggioranza si è trattato di soggetti over 50, allettati da un’entrata ulteriore tassata al minimo.

Per il 2020, però, le cose sono cambiate e taluni soggetti si sono visti esclusi dalla possibilità di rimanere o di accedere al regime forfettario. Nello specifico, restano fuori i lavoratori che hanno percepito nell’anno precedente un reddito di lavoro dipendente e assimilati superiore a 30mila euro ed hanno spese oltre i 20mila euro.

Un buon riferimento per comprendere la cornice di riferimento e i cavilli relativi alle nuove indicazioni fiscali.è la guida al regime forfettario del 2020 stilata da Fatture in Cloud, celebre gestionale di fatturazione elettronica.

A chiarire in via definitiva la questione è stato il sottosegretario all’economia Alessio Villarosa del partito dei 5 Stelle, che ha risolto il dubbio relativo al caso dinanzi alla Commissione Finanze della Camera, rispondendo alle due question time esposte da Raffaele Trano e Giulio Centemero. I due avevano infatti sollevato la possibilità che ci fosse un’incongruenza fra quanto riportato nella manovra e quanto stabilito, invece, dallo statuto del contribuente. Quest’ultimo prevede che sia necessario il termine minimo di 60 giorni per far diventare esecutivo un provvedimento e il fatto non sussiste in quanto la legge è stata pubblicato il 30 dicembre 2019, per poi andare in vigore subito il primo gennaio 2020.

Villarosa, dal canto suo, ha specificato che le nuove indicazioni non rappresentano un inedito provvedimento, ma solo che si richiede una maggiore attenzione nell’esecuzione dei controlli fiscali, nel caso in cui i soggetti interessati superino le soglie previste.

Insomma, come sempre quando si parla di burocrazia e fiscalità, le cose possono essere molto complesse e dai cambi anche alquanto repentini. Dunque, restare informati e aggiornati è strettamente necessario, specie se si appartiene alle categorie interessate.