Gragnano, Mascolo accusa Cimmino: “Rimpasto di giunta dettato dalla brama di potere”

“L’ultimo rimpasto di giunta è stato dettato da scelte tese solo a ricompensare qualcuno, ovvero miranti unicamente ad accrescere la propria presenza elettorale in alcune aree della nostra città”.

Lo dice il consigliere comunale di opposizione a Gragnano, Patrizio Mascolo, che attacca duramente l’amministrazione Cimmino.

“Diversamente – aggiunge -, l’ultimo scampolo di consiliatura avrebbe dovuto suggerire la necessità di operare scelte mirate ed in grado di dare, sin da subito, il giusto e valido contributo. Invece no. Altre sono state le motivazioni, spesso personali, che hanno portato ai nuovi innesti.

Le medesime ragioni e la stessa smisurata arroganza hanno costretto alle dimissioni l’assessore al bilancio Ciro Guadagno, persona autorevole ed esperto conoscitore della materia, così come velleità personali hanno obbligato il Sindaco a procedere alla revoca della delega di Vice all’assessore Mario D’Apuzzo, anche questi persona perbene e preparata, uno dei pochi che in questi anni si è adoperato come una sorta di jolly per ovviare anche alle evidenti carenze di altri componenti della squadra di governo”.

A detta di Mascolo, “queste appena citate appaiono come le più immeritate delle bocciature politiche dell’ultimo decennio (e tale restano nonostante il tentativo del buon Mario di voler, da uomo pacifico qual è, minimizzare); immeritate perché dettate solo ed unicamente dalla brama di potere di quanti hanno già da tempo avviato un processo di egemonizzazione che non lascia presagire nulla di buono.

Resta la speranza che il nuovo anno sia davvero occasione di riscatto per la nostra città e per il nostro Sindaco che, si spera, possa dare prova, con fatti e azioni concrete, di essere davvero un sindaco libero. Diversamente tale aggettivo resterebbe solo mero orpello e triste ricordo di un malriuscito slogan elettorale”.