Fondazione Gaeta-Centro Studi Carlo Levi: streaming per “I quadri ambientali come risorsa per lo sviluppo sostenibile” – Le Video-Interviste

I quadri ambientali come risorsa per lo sviluppo sostenibile. Il ruolo delle aree interne nel futuro sviluppo sostenibile” è stato l’interessante convegno organizzato dalla Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi di Eboli, nell’ambito del progetto “La giornata della Questione Meridionale XII edizione. L’Appennino meridionale e la nazione italiana a 160 anni dall’Unità d’Italia”, svoltosi in streaming in diretta web sulla pagina facebook della Fondazione, giovedì 13 gennaio, con la partecipazione di autorevoli relatori.

Ad aprire l’incontro è stato il Presidente della Fondazione Rosaria Gaeta, Presidente della Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi: “Con questo convegno vogliamo affrontare il ruolo delle aree interne nel futuro dello sviluppo nazionale e comunitario alla luce del PNRR. Il progetto, con grande orgoglio, è stato finanziato nell’ambito del piano della promozione Cultura Campania 2021, classificandosi al primo posto nella graduatoria del settore cultura”.

A seguire i saluti istituzionali di Nicola Parisi, Sindaco di Buccino, di Giovanni Caggiano, Presidente Comunità Montana Tanagro Alto e Medio Sele e di Marcello Nardiello, Presidente Pro Loco di Buccino e Comitato Provinciale UNPLI di Salerno.

Il Sindaco Parisi ha sottolineato il valore aggiunto per il territorio dell’ampio lavoro culturale promosso dalla Fondazione dall’apertura del Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale a Buccino, nel 2020, e di conseguenza dell’ampliamento, fondamentale, della diffusione del pensiero e delle opere di Carlo Levi: “Attraverso la Fondazione Gaeta abbiamo intrapreso un percorso che sta toccando temi e momenti che vanno anche al di la più specificamente e più strettamente dell’ambito locale. Penso che c’è una necessità, che non è più ineludibile, non dico che è il momento del riscatto delle aree interne ma sicuramente le aree interne all’interno del PNRR devono avere un ruolo strategico. Ovviamente, questa è una riflessione di carattere nazionale se si considerano che circa 12mln di persone risiedono nelle aree interne, dove ci sono peculiarità e specificità che possono essere considerate, e lo sono, un valore aggiunto rispetto ai centri urbani”.

La qualità energetica delle aree interne dell’Appennino Meridionale come motore di sviluppo ecosostenibile certificato. Misurazione dell’energia vitale dei luoghi e dei prodotti tipici”, è stato l’intervento tenuto dall’architetto Graziana Santamaria, esperta in Geobiologia e Medicina degli Habitat, importante materia di studio nata alla fine degli anni ’70 che con il passare degli anni si è sempre più specializzata nella direzione dell’ecososteniblità ambientale.

Attraverso la geobiologia e la medicina degli habitat possiamo proporre una serie di benefici rispetto alla qualità di vita nel comune introducendo il concetto di ambiente che cura, a rilancio economico con la rivalutazione dei prodotti locali che potranno fregiarsi da una provenienza di un territorio geobiologicamente sano e vitale, all’indotto turistico che potrà vantarsi della salubrità ambientale del territorio, a monitorare energicamente le preesistenze storico- archeologiche e farle diventare un soggetto attrattore per una innovativa visione eco turistica quindi questa proposta ha come fine è la tutela del bene comune e della salute che si realizza attraverso la cooperazione tra istituzioni pubbliche ed enti privati”.

Al Prof. Erasmo Venosi, Fisico e Presidente Comitato Scientifico Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi, è stato affidato l’intervento conclusivo che ha trattato il tema dell’ “Impatto del riscaldamento globale sugli ecosistemi locali”. Il suo intervento inizia menzionando il premio Nobel per l’Economia del 2018 che fu dato a William D. Nordhaus per aver integrato i cambiamenti climatici e le innovazioni tecnologiche nelle analisi macroeconomiche a lungo termine, così per la prima volta il mondo dell’economia e della finanza, con le banche centrali, si sono interessati al riscaldamento globale e a quelli che sono i probabili cambiamenti climatici.

La scienza ha fatto dei poderosi passi avanti ed ha offerto riscontri sperimentali e prove chiarissime sul quello che è il riscaldamento e i cambiamenti climatici; ma a livello di decisore politico siamo molto, molto indietro. La dimostrazione è la COP-26 di Glasgow che si è chiusa praticamente con un documento senza vincoli, da attuare nei singoli stati, il che implicherebbe un incremento di temperatura media globale di 2,5C°. Gli accordi di Parigi e anche le ultime indicazioni dell’IPCC dicono che per gestire il riscaldamento globale e i mutamenti climatici non si deve eccedere di 1,5C° di temperatura media globale, quindi, noi stiamo andando con un treno contro un muro, a meno che, entro il 2030…2035, non ci siano dei mutamenti sostanziali, non solo in termini di riduzione delle emissioni ma anche in termini di adattamento dei territori a quelli che sono i cambiamenti climatici”.

Il video integrale del convegno è disponibile sulla pagina Facebook della Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi.

https://www.facebook.com/FondazioneLuigiGaetaCentroStudiCarloLevi

Cinthia Vargas

Please enter banners and links.