Commissionò i lavori su un costone di montagna a Gragnano: Mascolo condannato a 2 anni

Condanna a 2 anni di reclusione ed € 120.000 di provvisionale a carico di Luigi Mascolo, il quale commissionò i lavori su di un costone di montagna in Gragnano, in cui un operaio perse la vita il 02 settembre 2016.

Quest’oggi si è concluso il processo in primo grado dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata – Giudice Monocratico dottor Francesco Todisco – a carico di Luigi Mascolo, sotto processo per la morte dell’operaio rocciatore Vincenzo Esposito a causa di una rovinosa caduta mentre era impegnato nei lavori su di un costone di montagna a Gragnano.

A seguito dell’istruttoria è emerso che, durante l’esecuzione dei lavori in quota, la fune che reggeva il malcapitato Esposito si è sciolta determinandone per effetto la caduta al suolo dopo aver rotolato per l’intero costone.

La Pubblica accusa, rappresentata dal pm Federico Nesso, sulla base della circostanza che l’Esposito fosse un rocciatore di lungo corso e, quindi, esperto sul da farsi, ha ritenuto esente da responsabilità l’imputato sostenendone la richiesta di assoluzione. Non senza stupore, invero, dei presenti in aula.

La difesa di Mascolo, avvocato Liborio Di Nola, sostanzialmente ha fatto proprie le posizioni dell’accusa per ribadirne la non colpevolezza, diversamente individuando profili di colpa in capo alla proprietà del fondo, peraltro non imputata nel presente giudizio.

I difensori delle parti offese, ovvero gli eredi della vittima, avvocati Patrizio Mascolo e Massimo Autieri hanno, invero, sostenuto le responsabilità di Luigi Mascolo chiedendone la condanna.

Costituita parte civile è stata ammessa anche la FILLEA CGIL Campania, rappresentata in giudizio dall’avvocato Aldo Avvisati, che in tutti gli Uffici giudiziari del Distretto di Corte di Appello di Napoli come di Salerno si costituisce al fine di perseguire i reati commessi in violazione delle disposizioni di legge in materia di igiene e sicurezza disposte a tutela dei lavoratori.

Tentando, per tale via, di completare, con la leva giudiziaria, appunto, quanto già svolge con la leva dell’informazione e formazione sui luoghi di lavoro e non solo. L’avvocato Avvisati del Foro di Torre Annunziata, come gli altri legali costituiti, ha evidenziato la “leggerezza” commessa da Mascolo nell’aver affidato i lavori a persona sì esperta ma nell’occasione isolato ovvero senza la rete di gestione ed assistenza nella sicurezza assicuratagli normalmente dall’impresa specializzata per cui lavorava.

Mascolo, altresì, è stato evidenziato dal legale, non si è preoccupato di richiedere all’Esposito di fornire le necessarie rassicurazioni sullo svolgimento dei lavori in sicurezza e di verificare che questi disponesse delle dotazioni, parimenti indispensabili (culpa in eligendo). Ne si è preoccupato di sorvegliare durante lo svolgimento dei lavori (culpa in vigilando). Ha, indi, parimenti concluso per la declaratoria di colpevolezza dell’imputato.

In serata la sentenza. Il Giudice Todisco ha letto il dispositivo in aula condannando l’imputato a 2 anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale  a favore delle parti offese pari ad € 120.000 (centoventimila). Spese liquidate in € 3.200,00 in favore di ciascuna parte civile costituita. Le motivazioni al deposito della sentenza stabilito entro 90 giorni dal dispositivo stesso.