«Niente dimissioni. Molti abbandonerebbero il campo in questa situazione, ma io no. Avanti finché ci sono le condizioni». Così il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, intervenuto nel corso della conferenza stampa tenutasi stamattina al Comune oplontino in merito all’inchiesta dell’Antimafia di Napoli che vede coinvolti alcuni esponenti dell’attuale amministrazione comunale, sindaco compreso.
«Ci sono accuse molto gravi che stanno diffondendo la convinzione che, non solo questa compagine politica sia espressione del peggiore malaffare, ma che addirittura parte di questa componga un’associazione a delinquere di stampo mafioso. Non ci stiamo ad accuse simili».
Lo stesso sindaco non sembra affatto intenzionato a dimettersi, anche se comincia a perdere i primi pezzi. Nella giornata di ieri, infatti, l’assessore Luisa Refuto, al centro dell’inchiesta della Dda di Napoli, ha rassegnato le dimissioni. Lo stesso hanno fatto anche i due consigliere comunali di maggioranza, Francesco Nella e Michele Avitabile. Dimissioni inviate anche dalla consigliera comunale Maria Oriunto, che però non sono state ancora ufficializzate a causa di un errore nell’invio della pec. In ogni caso, saranno formalizzate nelle prossime ore.
Subito dopo la conferenza stampa si sono riuniti i rappresentanti della maggioranza per decidere su eventuali dimissioni di massa, che di fatto scioglierebbero il consiglio comunale. C’è una forte spaccatura in seno alla maggioranza Ascione. C’è chi vuole dimettersi e chi vuole andare avanti fino alla fine. Al momento, non ci sono i numeri per dimettersi e diventa impensabile, in questa fase, un’alleanza con i consiglieri di opposizione per mandare a casa il sindaco Ascione.