Boscoreale, omicidio Antonio Morione: già vittima di due raid ad aprile e maggio scorsi

Continuano incessanti le indagini dei carabinieri di Torre Annunziata, volte a scoprire gli autori dell’omicidio di Antonio Morione, il 41enne titolare della pescheria “Il Delfino” di Boscoreale.

Si tratta della stessa pescheria che era stata presa di mira già due volte nel 2021: ad aprile gli spari contro l’esercizio commerciale di via Giovanni Della Rocca poi, il mese successivo, l’incendio della pescheria. Infine, nei giorni scorsi, un nuovo raid che è finito in tragedia. L’uomo è stato ucciso davanti alla moglie e ai tre figli, di cui due minorenni.

Le indagini dei carabinieri sono volte ora a scoprire cosa sia realmente accaduto nella sera dell’anti vigilia di Natale e, soprattutto, chi ha sparato uccidendo Antonio Morione. I tre – secondo quanto emerge dai filmati delle telecamere di videosorveglianza – erano giunti lì a bordo di una Fiat 500 blu scuro risultata rubata. Poi ritrovata bruciata nella zona della Madonna dei Flagelli.

Intanto si attende l’autopsia sul corpo di Morione, che svelerà le vere cause della morte.

Nel frattempo, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime la propria commozione, solidarietà e vicinanza nei confronti dei familiari del giovane commerciante ittico.

«Antonio – si legge nel comunicato – stava difendendo l’incasso di una faticosa giornata, quando la sua vita è stata spezzata da alcuni proiettili; anche il fratello, per una tragica coincidenza della sorte, era stato derubato dei suoi averi qualche minuto prima. Il CNDDU nel manifestare ferma condanna per tali episodi di violenza, risultante di degrado economico e deprivazione culturale, ribadisce l’importanza dell’educazione, dell’accesso all’istruzione, dell’obbligo scolastico, della presenza dello Stato nelle aree territoriali più minacciate dall’aggressione di forze eversive nemiche della legalità.

Tale tragico episodio in un periodo che auspichiamo sereno per la maggior parte delle famiglie induce ulteriormente alla riflessione circa la mancanza di rispetto per la vita umana e anche la sproporzione delle reazioni rispetto agli eventi. Oggi si impoverisce ancora di più un tessuto sociale fragile e lacero; Napoli è simbolo nel mondo di umanità e cultura; è sempre con profondo rammarico apprendere notizie simili».

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