Lo strumento è chiaro, il fine pure: autodisciplinarsi per tutelare il consumatore-debitore. Creset gestisce la riscossione dei tributi per conto di più di 250 amministrazioni pubbliche italiane tra cui Boscoreale, ha recentemente compiuto un ulteriore passo verso l’autoregolamentazione delle attività di gestione del credito, adottando uno strumento che definisce le modalità operative e comportamentali delle imprese che operano nel settore.
La prassi, in un quadro normativo statale che non subisce modifiche dal lontano 1931, è frutto di un accordo concertato tra Uni, Ente italiano di Normazione, UNIREC, associazione che raggruppa le imprese che lavorano nel comparto gestione del credito, e le associazioni che tutelano i diritti del consumatore.
I criteri operativi sono improntati a trasparenza, correttezza ed etica e possono essere verificati e certificati. Nel senso che esiste uno strumento condiviso, la check list, grazie al quale è possibile verificare se la persona che ha contattato il consumatore, in questo caso il debitore, agendo in maniera legale e corretta.
La prassi, che si inquadra nel contesto dell’art.27 bis del Codice del Consumo, ha tra le sue principali finalità: l’osservazione costante dei rapporti tra consumatori e professionisti, in relazione ai servizi di gestione e recupero del credito, l’educazione dei consumatori, nell’ottica di un accesso consapevole agli strumenti finanziari, lo stimolo alla riflessione sulla funzione economico-sociale del recupero crediti e la diffusione delle cosiddette “buone prassi” e la creazione di idonei strumenti di conciliazione atti a dirimere le controversie eventualmente insorte tra consumatori e professionisti.
Alla guida di Creset, società controllata dal Gruppo Fire presieduto dal fondatore Sergio Bommarito, è l’Amministratore Gabriele Cristantielli, che in merito all’adozione della prassi ha commentato: “La prassi UNI/PdR 67:2019 è uno strumento pratico la cui adozione vuole essere un segnale di continuità ai consumatori con cui ci rapportiamo in merito alla qualità del nostro operato. È un passo importante verso l’armonizzazione dei processi in ottica di sempre maggiore tutela del consumatore”.
Quelli che in passato venivano identificati come “i cattivi”, quelleche si chiamavano “società di riscossione tributi”, di cui avvalersi quasi di nascosto, come ultima spiaggia, oggi si prefiggono di adottare un approccio consulenziale volto al supporto del consumatore nel rientro della propria posizione debitoria.