Torre Annunziata, crollo Rampa Nunziante. La testimonianza di Starita: “Fu tagliato un muro perimetrale”

“Fu tagliato un muro perimetrale all’interno della palazzina poi crollata”.

E’ la testimonianza choc dell’ex sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, ascoltato questa mattina in aula, dinanzi al Giudice Francesco Todisco, nell’ambito del processo a carico di 15 persone ritenute responsabili del crollo di via Rampa Nunziata, in seguito al quale persero la vita 8 persone, avvenuto il 7 luglio del 2017.

“Non avevo cognizione diretta dei lavori. So che in mattinata gli operai avrebbero effettuato lavori di consolidamento della struttura. Però non ci fu più tempo.

Gli operai a lavoro era quelli della ditta del fratello di Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento al secondo piano. Questo mi fu detto da Attilio Cuccurullo. Quest’ultimo mi riferì che c’era stato il taglio di un muro perimetrale. Tra l’altro, lo stesso Attilio mi riferì che il fratello Giacomo si era lamentato con lui”.

Una serie di notizie che “ho segnalato alla polizia giudiziaria. In merito alla riunione organizzata il giorno precedente, mi fu detto che c’era stata ma non conosco i particolari”.

Rispondendo alle domande del pubblico ministero Ambrosino, Starita ha poi parlato di Giacomo Cuccurullo, anche lui vittima del crollo: “Era responsabile del servizio di vigilanza del patrimonio immobiliare di Torre Annunziata. Io conoscevo bene in quanto dipendente comunale, ma lo conoscevo già da prima perché fratello di Attilio, con il quale eravamo amici dai tempi della scuola”.

E’ stato poi ascoltato proprio Attilio Cuccurullo: “Era un palazzo un po’ messo male, ma mio fratello non mi aveva mai accennato di problemi strutturali. Dall’esterno non mi sembrava avesse problemi di staticità.

Giacomo mi aveva parlato di lavori fastidiosi per la troppa polvere e per l’utilizzo di un martello pneumatico. I lavori si stavano effettuando al secondo piano, nell’appartamento di Gerardo Velotto ma ne avevamo parlato superficialmente. Non conoscevo i particolari”.