A Campagna (SA), si conclude con successo l’edizione 2019 del programma “Shoah, il tempo della memoria”, quest’anno, l’evento articolato in vari appuntamenti è iniziato il 18 gennaio per concludersi il 13 marzo, nella Concattedrale Santa Maria della Pace di Campagna.
Il ciclo di appuntamenti ha visto la sinergia di 3 comuni Campagna, Eboli e Battipaglia, 2 musei M.O.A. di Eboli e Museo della Memoria e della Pace di Campagna, 4 istituti scolastici di Agropoli e 13 associazioni del territorio; tutti insieme per realizzare questo importante progetto, nato nel 2012 e che si rafforza ad ogni edizione, ricco per i contenuti formativi di spessore e per i particolari e curati intermezzi artistici di musica e danza.
L’incontro conclusivo, incentrato sulla testimonianza di due sopravvissuti al Campo di concentramento di Auschwitz Bogdan Bartnikowski e Janina Reklajtis, ha visto la partecipazione degli alunni dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Fortunato” di Potenza, dell’Istituto Comprensivo “Matteo Ripa” di Eboli, dell’Istituto Comprensivo “G. Romano” di Eboli, dell’Istituto Istruzione Superiore “Teresa Confalonieri” di Campagna e dell’Istituto Istruzione Superiore “Vico De Vivo”, è stato moderato da Carmine Granito, addetto stampa del Comitato Palatucci, con i saluti istituzionali di Roberto Monaco, Sindaco di Campagna, Carmine Busillo, Assessore alle Politiche Sociali di Eboli, Marcello Naimoli, Direttore del Museo della Memoria e della Pace – Centro Studi Giovanni Palatucci di Campagna, Anna Kotecta, Presidente Associazione italo-polacca “Orzel Bialy”, Carlo Magna, Parroco della Concattedrale, a conclusione, entrando nel vivo dell’incontro, le emozionanti parole dei due sopravvissuti.
Il Sindaco Monaco, impressionato dalle toccanti testimonianze, ha espresso una forte volontà per il futuro della sua città: “Campagna ‘Capitale della Memoria’, quasi 2 mesi di eventi, abbracciando date importanti come il 27 gennaio ‘Giornata della Memoria’, 10 marzo ‘Il giorno del ricordo’ e ancora, fino ad oggi, con quest’evento finale. Tanti eventi che hanno ricordato la musica, la danza, la poesia, la presentazione di libri, le testimonianze dirette di due sopravvissuti di Auschwitz; Campagna ha tutto per diventare, a livello nazionale ed europeo, ‘Capitale della Memoria‘. In campo varie iniziative: abbiamo già inaugurato, all’interno del ‘ Giardino dei Giusti’, dei punti nei quali ogni anno, andiamo lì a testimoniare ‘un giusto’, a coltivare la relativa pianta che è la metafora della coltivazione della memoria. Quest’anno in particolare abbiamo piantato un melograno per Irena Sendler, l’anno passato Giovanni Palatucci, Giorgio Perlasca, insomma, deve essere un impegno quotidiano perché dobbiamo diventare davvero ‘Capitale della Memoria’”.
Un programma della Memoria con la partecipazione attiva di tantissimi giovani, espressamente voluta dal Direttore Naimoli, che così conclude a fine evento: “Le testimonianze dei sopravvissuti sono sempre più rare. Oggi, abbiamo avuto la conferma che i giovani quando si parla di questi temi sono particolarmente attenti, è calato il silenzio in tutta la platea e anche la partecipazione è stata attiva. Non ci possiamo fermare, il nostro obiettivo centrale è raggiungere il maggior numero di studenti possibili, invitandoli, chiaramente, a collaborare con il Museo, tutti gli istituti del territorio”.
Cinthia Vargas