Portici, l’assessore alla gentilezza Mariarosaria Liuzzi: “Il mio impegno per aiutare i giovani”

Portici. La gentilezza, un concetto quanto mai astratto e coniugabile in migliaia di modi. C’è la gentilezza d’animo, di costumi o ancora di sentimenti. Da circa un anno, l’ardua impresa di concretizzare in una delega tutto ciò che può essere appunto definito “gentilezza” spetta all’assessore Mariarosaria Liuzzi. In dodici mesi, l’esponente della giunta Cuomo è intervenuta, con non poche difficoltà vista la paralisi da Covid, in vari ambiti lasciandone una traccia.

Assessore, partiamo da un tema che talvolta suscita curiosità, come nasce la delega alla Gentilezza?  

“La delega alla gentilezza è stata fortemente voluta dal Movimento Mezzopieno Cor et Amor che hanno creato La Rete nazionale degli assessori alla gentilezza essendo un programma che si colloca tra le attività proposte dai 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e realizza ,attraverso un impegno coordinato con i comuni italiani, un percorso di trasformazione sociale e di sviluppo di pratiche gentili”.

In base alla sua esperienza, in che modo un assessore alla Gentilezza può occuparsi dei cittadini, quali sono le iniziative che l’hanno vista promotrice?

“Un assessore alla gentilezza deve poter abbracciare tutti i campi e tutti i cittadini. Significa che è necessaria la collaborazione con gli insegnanti per arrivare ai giovani, con le associazioni del territorio per sostenere le loro attività nel sociale.

È quasi un anno che ho questa delega e in questi mesi ho cercato prima di tutto di avere un dialogo con i giovani. A  pochi giorni dal mio incarico ho incontrato degli studenti del liceo scientifico che avevano desiderio di concretizzare le loro precedenti analisi sulla gentilezza e così abbiamo deciso di visitare una casa di riposo per anziani nella nostra città per ascoltarli e per regalare un po’ di allegria.

A luglio con grandissima partecipazione dei cittadini è stato possibile realizzare la mostra Il Ritratto della Speranza dove gli artisti erano proprio i nostri cittadini che durante il lockdown avevano disegnato, fotografato e scritto poesie. Con altri assessori abbiamo pensato di dare un messaggio di solidarietà e di speranza ai nostri cittadini ammalati di cancro aderendo alla campagna di sensibilizzazione propostaci dall’associazione Alcase nel l’iniziativa Illumina Novembre”.

In che modo la pandemia ha stravolto i suoi piani? E’ riuscita, nonostante il lockdown, a indirizzare il suo operato a favore dei cittadini?

“A febbraio con l’assessore all’istruzione ho programmato un concorso video sulla gentilezza per gli studenti della scuola superiore che purtroppo non siamo riusciti a realizzare nello scorso anno scolastico ma che speriamo di poterlo fare al più presto. Molti gestori di bar e pasticcerie nella città di Portici avevano risposto con interesse all’iniziativa Il caffè e il dolce della gentilezza nel creare dei prodotti nuovi ispirati alla gentilezza che purtroppo sempre a causa dell’emergenza non sono stati ancora presentati ai clienti”.

Essendo la prima delegata alla Gentilezza di Portici, in che modo si sono approcciati al suo assessorato? Dove ha riscontrato più scetticismo, all’interno o all’esterno del Comune?

“Diciamo che questo assessorato ha generato differenti reazioni. Dapprima curiosità mista ad ironia, superficialità nel giudicare questa delega, ma senza dubbio profondo interesse nei giovani e nei bambini. Grande ad esempio è stato il sostegno del gruppo Scout Portici3 che hanno lavorato alla Giornata nazionale dei giochi della gentilezza e sicuramente per me questa è stata una risposta che mi ha dato una carica in più per parlare di gentilezza. Le critiche non costruttive, gli attacchi gratuiti li lascio a chi non ha ancora capito che la gentilezza non è solo buona educazione ma è un mondo di valori dove ci puoi ritrovare la solidarietà, l’empatia, il sostegno, la collaborazione”.