Pompei, processo Parking Plinio: alla sbarra l’ex sindaco D’Alessio e il comandante dei vigili

Rischiano dai 4 mesi ai 10 anni di reclusione l’ex sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio e il comandante della Polizia Municipale, Gaetano Petrocelli. Istruttoria chiusa nelle scorse ore: il processo Parking Plinio sta per arrivare alla scena finale.

Entro Natale ci sarà la sentenza di primo grado. Per D’Alessio e Petrocelli le accuse sono di concussione e abuso d’ufficio nei confronti di Natale Russo, titolare della società pompeiana che ai tempi dell’amministrazione D’Alessio, si occupava del servizio di custodia giudiziale dei veicoli sequestrati sul territorio pompeiano.

Claudio D’Alessio – secondo i pm – avrebbe preteso soldi dal noto imprenditore di Pompei, Natale Russo, «quale contributo al partito di appartenenza» in cambio del pagamento di quasi due milioni di euro che l’ente doveva sborsare alla Parking Plinio. Al comandante della polizia municipale, Gaetano Petrocelli, invece, viene contestato l’abuso d’ufficio.

La storia ha avuto inizio nell’agosto del 2012. Il tutto è partito da un blitz che i carabinieri eseguirono negli uffici comunali: gli uomini in divisa, allora, portarono via diversi faldoni contenenti copie degli atti amministrativi relativi alla vicenda tra il Comune e la ditta Parking Plinio.

Raccolti una quantità sufficiente di dati e di riscontri, i pm Rosa Annunziata e Maria Rosaria Magariello, titolari dell’inchiesta, chiusero le indagini notificando, agli inizi del 2013, gli avvisi di garanzia all’ex primo cittadino e all’attuale comandate dei vigili. Adesso si attende il faccia a faccia finale tra accusa e difesa. Entro dicembre verrà scritta la sentenza che metterà la parola fine al processo.