Niente scuole in presenza, l’attacco di M5S: “Sono stati fatti enormi passi indietro”

“Da quando non c’è più la ministra Lucia Azzolina a combattere per tenere le scuole aperte, si sono fatti enormi passi indietro, e non possiamo permettercelo perché la scuola è l‘investimento sul nostro futuro. Gli studenti hanno subito già enormi danni, di tipo psicologico, sociale, formativo ed educativo”.

Così l’onorevole Valentina Corneli, portavoce di M5S.

“Per non tacere dei lavoratori con figli, in particolar modo donne, costrette a fare sforzi sovrumani per proseguire la propria attività e garantire al tempo stesso la didattica in sede domestica.

Un recente studio pubblicato sul Corriere della Sera a firma di una squadra di scienziati conferma che la correlazione tra apertura delle scuole e aumento dei contagi in Italia non c’è stato, grazie anche all’enorme lavoro fatto durante l’estate dal Ministero, e da tutto il comparto scuola”.

Per questo motivo, a sentir parlare la portavoce dei Cinque Stelle, “non comprendo come sia possibile che la linea politica intrapresa dal Governo Draghi e dal Presidente della Regione Abruzzo, ma anche di altre Regioni, sia ancora tutta orientata nel senso di sospendere la didattica in presenza, dalla primaria alle scuole di secondo grado, in modo generalizzato, indiscriminato e senza tener conto dei dati scientifici.

Per questo sento di dover sostenere chi in questi giorni sta combattendo per le riaperture, tra cui il Comitato spontaneo di genitori, insegnanti e studenti “Scuola in presenza” di L’Aquila e Avezzano, che di recente ha manifestato in L’Aquila, e il gruppo “Priorità alla scuola”, che ha indetto una mobilitazione per il prossimo 26 marzo.

Voglio rassicurarli che con Lucia Azzolina e con tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle da tempo stiamo facendo una battaglia che va nella loro stessa direzione, e stiamo per presentare una mozione che impegnerà anche il Governo a prendere ogni necessario provvedimento che vada nel senso della riapertura delle scuole, con il necessario rispetto delle norme e dei protocolli”.