Mazzette e appalti a Torre Annunziata: altri tre indagati nel “sistema Ariano”

Nei giorni scorsi si è svolto presso la caserma della Guardia di Finanza di Torre Annunziata un lungo interrogatorio, durato oltre 5 ore, in cui gli impiegati dell’ufficio tecnico del Comune di Torre Annunziata, C.S. e A.G., e il sub appaltatore D.L. avrebbero confermato i gravi elementi indiziari che legano gli indagati coinvolti nello scandalo delle mazzette che ha portato agli arresti dell’ex capo dell’Ufficio tecnico, Nunzio Ariano, e dell’ex vicesindaco Luigi Ammendola.

C.S. e D.L. sarebbero accusati di aver fornito false dichiarazioni, mentre A.G. sarebbe accusato di omissione di denuncia.

I tre sono indagati a piede libero in attesa che il magistrato, dottoressa Giuliana Moccia, decida se convocarli per un nuovo interrogatorio o per eseguire provvedimenti di custodia più restrittivi.

Con questi provvedimenti si stringe il cerchio intorno al “sistema Ariano”. Il dirigente capo dell’Ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata fu arrestato il 28 dicembre scorso dai militari della Guardia di Finanza alle “sette scogliere”, nella zona di Rovigliano, con diecimila euro in contante, frutto di una tangente ricevuta dal titolare della impresa di costruzioni Supino Group, esecutrice dei lavori per l’adeguamento degli istituti scolastici comunali alle norme di sicurezza anti-Covid, e di altri appalti al vaglio degli organi inquirenti.

Intanto, lunedì 21 giugno il Tribunale del Riesame di Napoli vaglierà la richiesta di scarcerazione per Luigi Ammendola, accusato di induzione indebita, reato commesso in veste di vicesindaco con delega ai lavori pubblici e firmatario delle delibere che hanno concesso alla Ditta Supino l’appalto per somma urgenza dei lavori incriminati.

Massimo Napolitano