Grandi festeggiamenti hanno caratterizzato la città di Benevento ieri sera. La tanto agognata promozione in massima serie è finalmente arrivata, la seconda in tutta la storia dei sanniti, giunta dopo solo due anni in Serie B.
I ragazzi di Pippo Inzaghi superano per 1-0 la Juve Stabia di mister Caserta grazie alla rete di Marco Sau al 71°, dettata da una splendida giocata dell’attaccante ex Cagliari. Il fischio finale del direttore di gara Marinelli è in verità l’inizio di una notte indimenticabile. Migliaia di tifosi sono corsi in piazza per accogliere i giallorossi, il tecnico Inzaghi e il presidente Oreste Vigorito in un unico grande abbraccio simbolico. Fuochi d’artificio, fumogeni, clacson, caroselli di auto hanno fatto da scia ai quattro minibus con a bordo i calciatori.
Alla vigilia del match decisivo della Strega, sia il presidente Vigorito sia il sindaco beneventano Clemente Mastella avevano raccomandato di festeggiare nel rispetto delle norme anti-Covid. E così è stato fatto. Alla gioia si è infatti unita la correttezza e la civiltà dei cittadini, i quali hanno indossato, almeno la maggior parte di loro, la mascherina e rispettato per quanto possibile le distanze. A Benevento i locali sono rimasti aperti fino all’alba, lasciando grande spazio ai festeggiamenti. Caroselli di auto anche nelle città sannite Telese Terme e Montesarchio. Grande gioia persino dagli Stati Uniti, dove la comunità sannita di New York ha festeggiato con grande giubilo il ritorno del Benevento in Serie A. Lo storico montesarchiese “Pisillo”, celebre ormai per i suoi panini che fanno impazzire Manhattan ed il sindaco Bill De Blasio, ha varato il panino “StregA”.
Insomma, la festa del Benevento non ha fatto altro che unire i cuori e gli animi di tutti i sanniti, distruggendo ogni barriera, ogni differenza sociale e politica. Questa notte un solo grido ha unito i tifosi giallorossi, un grido che risuona ancora nell’aria e che recita: “Grazie Benevento!”.