Bufera a Torre Annunziata, il sindaco Ascione in lacrime: «Ho subìto una vera e propria violenza psicologica»

«Ho subito una vera e propria violenza psicologica. Trovarsi agenti della Dia nella propria abitazione alle prime ore del mattino è una cosa che non auguro a nessuno. Tutto il rispetto per la Magistratura e per il suo operato, però non posso subire passivamente questa umiliazione restando zitto».

Così il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, intervenuto questa mattina durante la premiazione agli operatori sanitari oplontini che si sono contraddistinti per l’opera di volontariato durante il periodo di pandemia, in occasione della giornata del malato.

«Le accuse nei miei confronti, per quanto mi riguarda, si basano sul nulla – ha aggiunto il primo cittadino oplontino -. Prendo le distanze dai reati contestatimi e sono molto critico sul modus operandi degli inquirenti. Non è accettabile che una persona perbene, quale mi ritengo di essere, venga trattata in questo modo».

Poi aggiunge: «La mia unica colpa sarebbe quella di aver interloquito con un dipendente della PrimaVera, il quale, nessuno lo ha sottolineato, è un rappresentante di una forza politica che, pur non avendomi sostenuto alle elezioni del 2017, ora fa parte della mia maggioranza. E solo in quanto tale ho avuto rapporti con lui. Inoltre, la forza politica di cui è rappresentante non ha nessun esponente in Giunta. Quindi di cosa parliamo?».

E’ provato Ascione, tenta di trattenersi ma parla con le lacrime agli occhi: «Io sarei stato manipolato da questa persona? Un’ipotesi che respingo categoricamente. Quanto mi è accaduto è moralmente e socialmente intollerabile e lo griderò con tutte le mie forze. Ribadisco di aver fiducia nell’operato della Magistratura. Tuttavia, ho anche il sacrosanto diritto di dire quello che penso per tutelare la mia onorabilità e dignità».

L’intervento del Presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata, Giuseppe Raiola