Benevento: inaugurazione Biobanca Nazionale Zootecnica (BNZ)

L’importanza delle biodiversità zootecniche in Italia è testimoniata dalla ricchezza di razze allevate sia per numero che per varietà, pari se non superiore a quelle allevate nel resto d’Europa. Infatti, il nostro paese con oltre 30 razze bovine, 70 razze ovicaprine, 23 equine e asinine e 6 suine autoctone o a limitata diffusione, alle quali si sommano le razze avicunicole (conigli, polli, oche, anatre, tacchini, piccioni) che nel complesso ammontano a circa 100 è considerato un vero e proprio hot-spot di diversità zootecnica.

Il valore di un tale patrimonio risiede in primis nell’assortimento di prodotti sia lattiero caseari che derivati dalla carne, garantiti da marchi di origine e basati sulle razze locali o a limitata diffusione. Esempi di rilievo spaziano dal Parmigiano Reggiano monorazza (di sola razza Reggiana, di sola razza Bruna Italiana, di sola razza Pezzata Rossa) alla Mozzarella di bufala Campana prodotta con latte esclusivo di bufala Mediterranea Italiana, fino al Provolone del Monaco (razza Agerolese) e ai numerosi pecorini e caprini DOP e IGP. E ancora, i tagli di carne provenienti dal vitellone bianco dell’Appennino Centrale (razze Chianina, Marchigiana e Romagnola) le norcinerie prodotte dal suino Cinta Senese, l’agnello sardo IGP, ecc. A questo valore di tipo gastronomico alimentare, si aggiunge il valore ambientale/paesaggistico, in fatti molti allevamenti insistono in aree marginali che altrimenti rischierebbero l’abbandono, e il valore culturale. Basti pensare a questo proposito il numero di manifestazioni a vario livello territoriale e nazionale in ambito zootecnico, citando, tra le tante, la istituenda giornata della “transumanza”. Ma il valore della biodiversità, in tempi di cambiamenti climatici e innovazioni di mercato e soprattutto una assicurazione per il futuro delle nostre produzioni di origine animale. Nel genoma delle nostre razze sono infatti conservati tutti quei caratteri di adattamento ambientale, resistenza e resilienza a malattie, di qualità nutraceutica dei prodotti che saranno fondamentali per la transizione della zootecnia verso il modello One Health.

È in questo contesto che si inserisce l’iniziativa guidata dal ConSDABI nell’ambito del progetto PSRN Leo di costituire una biobanca zootecnica di portata nazionale (BZN) interamente dedicata alla conservazione delle biodiversità zootecniche e gestita con criteri tecnico/scientifici rigorosi.

A oggi la BNZ custodisce oltre 700.000 campioni biologici di razze allevate in Italia, raccolti in un arco temporale di oltre 30 anni, che costituiscono un patrimonio unico a disposizione della ricerca scientifica e del miglioramento sia genetico sia genomico. Per struttura e organizzazione, la Biobanca BNZ può rappresentare un centro di collegamento delle varie biobanche attive sul territorio e si presta anche a ospitare campioni provenienti da collezioni locali, garantendo adeguata protezione e gestione professionale e fungere da disaster recovery per raccolte di gameti, la cui crioconservazione in sito unico è fattore di criticità.

Nella mattinata di martedì 26 marzo 2024, si terrà l’inaugurazione della BNZ; il programma prevede dapprima un convegno alle ore 11:00 nell’Aula rossa dell’I.I.S. Tecnico Agrario Galilei-Vetrone di Benevento, in Contrada Piano Cappelle n°123, con i saluti del Prof. Donato Matassino, presidente ConSDABI, e i saluti istituzionali; poi, seguiranno gli interventi di Luca Buttazzoni, del CREA, che parlerà de “Il ruolo del National focal point FAO per la tutela della biodiversità”, Federica Turri e Flavia Pizzi, CNR di Lodi, che relazioneranno sul “Ruolo delle Biobanche per la conservazione delle biodiversità.”, Flavio Luongo e Giuseppina Polese, del ConSDABI, “La Biobanca Nazionale Zootecnica come strumento per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità animale italiana.”, infine, alle ore 12:30 si terrà l’inaugurazione con il taglio del nastro e la visita delle strutture della BNZ. Al termine delle attività, un momento di convivialità gastronomica.

C.V.