Sono le 2 del mattino, quando al pronto soccorso del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli giunge una donna che le viene assegnato un codice verde che impone una attesa rispetto ad altri pazienti più gravi.
Il marito della signora, già visibilmente spazientito all’arrivo in ospedale, improvvisamente da di matto e distrugge tutto quello che si trova a portata di mano nella sala d’attesa della struttura.
Addirittura viene aggredita fisicamente una Operatrice socio sanitaria che subisce un trauma cranico. Nello specifico, la paziente, mentre il marito distrugge tutto, le mette una mano in faccia e la fa impattare violentemente contro la porta di ferro della stanza del codice rosso.
Soltanto con l’intervento delle forze dell’ordine, non senza difficoltà, si pone fine dopo ore agli episodi di violenza.
I carabinieri della compagnia di Bagnoli, invece – allertati dal 112 –, intervengono nel pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli per la segnalazione di un’aggressione a personale medico.
Poco prima una 50enne incensurata avrebbe aggredito con calci e spintoni l’infermiera del pronto soccorso, tentando di accedere all’interno dell’area riservata al personale sanitario. Il motivo dell’aggressione sarebbe riconducibile ai tempi di attesa.
La vittima per ora ha rifiutato le cure mediche. I carabinieri hanno denunciato d’ufficio la donna per aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio.
Sull’incresciosa vicenda, è intervenuto il Presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti, che assieme al rappresentante dell’Ufficio legale Mauro Panico, ha fatto presente di aver richiesto con urgenza al Prefetto di Napoli un tavolo di concertazione onde tutelare con maggiore incisività i camici bianchi e aumentare il numero delle guardie giurate nei nosocomi napoletani con maggiori poteri autoritativi e certificativi prima che ci scappi il morto”.