A Milano è stato arrestato un algerino ricercato per terrorismo. Ad Alessandria è stato espulso un marocchino che aveva rotto tre crocifissi e minacciato agenti.
E’ il 59esimo allontanato quest’anno perché pericoloso, mentre sono 18 gli arrestati appartenenti a formazioni terroristiche oppure estremisti religiosi. Sono i segnali di una stretta sugli ambienti a rischio che gli apparati di prevenzione hanno ulteriormente potenziato dopo il 7 ottobre.
Si chiama Enhamel El Mehdi il 23enne marocchino espulso oggi dal prefetto di Alessandria per motivi di pericolosità sociale. Nell’ultimo fine settimana di ottobre il giovane aveva danneggiato tre crocifissi nella città piemontese: uno nella parrocchia di Santo Stefano e due nella chiesa della Confraternita di San Giovannino, entrambe in centro città.
Nel primo caso è stato danneggiato il crocifisso dell’altare maggiore, staccato e preso a calci. A San Giovannino invece un crocifisso è stato staccato nel presbiterio: l’uomo è salito sopra l’altare e lo ha rotto in pezzi gettandolo a terra. L’altro è stato tolto dalla parete dell’ingresso e preso a calci. La sequenza è stata ripresa dall’impianto di videosorveglianza e consegnata alla polizia, intervenuta per i rilievi.
Proprio grazie alle immagini si è risaliti all’identità dell’autore dei vandalismi che, nel corso dell’identificazione in questura, ha anche minacciato gli operatori di polizia e la popolazione cristiana affermando di voler vendicare le morti nel conflitto israelo-palestinese. E’ stato quindi denunciato per i reati di offesa a una confessione religiosa e resistenza a pubblico ufficiale.