Il presidente della Confcommercio di Torre Annunziata Giuseppe Manto, indagato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per diffamazione per le sue battaglie sui Social in cui non ha risparmiato di indicare nomi e vicende che sono servite agli inquirenti per approfondire anche sulle indagini in corso riguardanti l’episodio di corruzione al Comune.
In questi anni l’economia legata al commercio è oramai scomparsa, basta farsi un giro tra le strade del centro storico e si notano solo negozi chiusi, insegne arrugginite. Dei marchi storici oramai c’è solo l’insegna a ricordare un passato glorioso: Lucullus, Crescitelli, Marino e poi il “mercato del pesce giù alla “Nunziata” sono soltanto bei ricordi purtroppo. C’erano i lavoratori dei pastifici, c’erano gli operai delle industrie, c’erano gli impiegati dell’Inps, del Collocamento, dell’Acquedotto, c’erano i dipendenti dell’ospedale di piazza Santa Teresa.
Ma da anni è stato tutto chiuso, fabbriche e terziario. Prima ancora del Covid che ha dato poi la mazzata finale.
E Giuseppe Manto ha puntato sempre il dito contro chi non è riuscito, anche attraverso iniziative culturali patrocinate dal Comune, a far risollevare le sorti del commercio torrese e non ha risparmiato parole dure, anche sui Social, contro chi era colpevole o complice di ciò che stava accadendo.
Sono sue le denunce sull’affare del mercato nel piazzale di fronte lo stadio Giraud, dell’apertura di centri commerciali in palese violazione delle norme esistenti e lo abbiamo visto in prima linea anche per quanto riguarda la questione porto e cisterne.
Nomi e vicende che hanno dato fastidio a qualcuno, al punto da denunciare il fatto alla Procura oplontina. Una denuncia contro ignoti. Da qui le indagini della magistratura di Torre Annunziata che hanno portato al Presidente di Confcommercio Giuseppe Manto.
Una vicenda che il presidente di Confcommercio si augura di chiarire quanto prima, perché – come afferma – “così si potrà dimostrare che quanto dico corrisponde al vero. Foss’anche per le ultime indiscrezioni sulla vicenda della mazzetta alle sette scogliere che vedrebbe coinvolti alcuni politici ma, per ora, è tutto secretato dalle indagini in corso”.
Massimo Napolitano