Successo per il convegno “La Danza della Vita” a Battipaglia – Il video

Cosa determina la buona riuscita di un convegno di un evento dedicato alla famiglia? Il pubblico ad esempio, numeroso e presente fino alla fine, curioso, partecipe con domande pertinenti, le testimonianze dirette dal mondo professionale e familiare. Inoltre il tema, quello delle funzioni genitoriali, di cui non bisogna mai essere soddisfatti perché in continua modificazione ed evoluzione, contiguo ai cambiamenti della società civile.

La Danza della Vita” è il titolo del convegno presentato, sabato 4 maggio, nella sala meeting del Centro Sportivo Balnea di Battipaglia, organizzato da Anna Cappuccio, psicologa clinica e psicoterapeuta analitica e Laura Landi, avvocato esperto in diritto di famiglia e orientatore familiare, con la partecipazione del Dr. Vincenzo Panico, esperto in scienza dell’alimentazione e idrologia medica e del Dr. Rodolfo Ragone, specialista ostetrico ginecologo.

Introdotto e moderato dalla giornalista Titty Ficuciello e con il patrocinio del Comune di Battipaglia e della Camera per i Minori di Salerno, il tema si è sviluppato intorno alle funzioni genitoriali, maternità e paternità a confronto, due capisaldi dello sviluppo evolutivo dei figli che spesso si contrappongono piuttosto che fondersi e collaborare in un unico sistema educativo e culturale per i figli, in un unico progetto di vita insomma.

L’attesa della madre e l’attendere del padre, due situazioni cariche di aspettative ma che conservano ancora i cordoni ombelicali delle rispettive famiglie di provenienza, in cui la futura mamma cerca di affrancarsi dal suo stato di figlia, talvolta delegando completamente il suo compito di madre alla nonna, i neo papà che si defilano lasciando le compagne sole a gestire questo profondo cambiamento, è stato l’interessante racconto del Dr. Ragone dal suo punto di osservazione di ginecologo ospedaliero e di come questi professionisti spesso danno indicazioni e buoni consigli alle neo mamme e ai neo papà sull’affrontare queste nuove situazioni.

La Dr.ssa Cappuccio ha raccontato delle funzioni genitoriali, un argomento di grande rilievo dalle molteplici sfaccettature e per l’influenza psicologica che comporta nel progetto educativo dei figli nel quale ha una valenza importantissima anche la funzione, talvolta l’ingerenza e l’egemonia, delle famiglie d’origine. Funzioni materne e paterne, complementari o isolate, di come faccia male non solo l’assenza d’amore ma anche la carenza, dell’importanza dei concetti di appartenenza e autonomia, un cammino difficile in cui la coppia si confronta quotidianamente, di come l’onnipotenza di un genitore incida sullo sviluppo emotivo del figlio.

Temi a cui si è agganciato l’interessante racconto del Dr. Panico sull’alimentazione dei figli che assume un carattere anche simbolico, non inteso come semplice atto del porre il cibo ma come atto emotivo relazionale nel prepararlo e di come educare il figlio all’alimentazione. Purtroppo anche questo aspetto può generare problemi quando nella coppia non vi è complicità e solidarietà educativa perché la corretta alimentazione come funzione sociale può diventare un problema, talvolta anche un’arma per contrastare il coniuge contro cui s’intraprende una vera guerra. D’altronde la scienza ci insegna che i disturbi alimentari trovano profonde radici negli scompensi emotivi.

La metafora della danza ben si addice all’argomento poiché come ha simbolicamente espresso l’Avv. Landi la coppia dovrebbe incontrarsi in un tango prima per conoscersi, studiarsi, desiderarsi e amarsi, in un connubio di desiderio, eros, complicità, fiducia e poi lanciarsi nel valzer che è il ballo sociale della coppia che vive la realtà, il momento, fluendo tra gli eventi della vita. Tra l’altro è proprio negli studi legali o davanti a un giudice che tutta la patologia di una coppia viene fuori. Famiglie, coppie con scarsissime capacità di organizzazione e comunicazione che si ritrovano a vivere un’onda di responsabilità per tentare di recuperare scarsissime capacità genitoriali.

Una serata di grande spessore per l’esperienza riportata al pubblico e per le accurate informazioni fornite che hanno dato ai presenti molti spunti di riflessione e che prossimamente si svilupperanno in una serie d’incontri dedicati in chiave seminariale.

Cinthia Vargas