L’ufficio elettorale del Comune di Torre Annunziata ha reso noto, a cose fatte, che era stato effettuato il sorteggio elettronico degli scrutinatori per il Referendum del 12 giugno.
Inoltre, lo stesso elenco non è stato diffuso sul sito istituzionale del Comune, per non precisate ragioni. Ipotizzando che fossero addotte ragioni riguardante la privacy, è bene ricordare che il Garante, si è ben tenuto a salvaguardare un bilanciamento tra gli obblighi di privacy e gli obblighi di trasparenza e ha stabilito che nei casi in cui il secondo prevale sul primo, i dati sensibili possono essere pubblicati nella sola misura in cui da essi non si evincano fatti o stati idonei a rilevare, ad esempio l’origine raziale ed etnica, le convinzioni religiose le opinioni politiche, l’adesione a partiti o sindacati, lo stato di salute e la vita sessuale o informazioni relativi a procedimenti giudiziari.
Ottemperando agli obblighi di trasparenza, sia in altri Comuni che a Torre Annunziata, negli anni scorsi veniva resa nota in anticipo la data di sorteggio – affinché i cittadini potessero presenziare al regolare svolgimento dello stesso – ed era diffusa finanche la lista degli scrutatori sul sito del Comune.
Cambiano le giunte, cambiano i politici, arrivano i commissari, il sito web viene aggiornato ma la trasparenza degli atti e la comunicazione istituzionale resta una chimera.
Massimo Napolitano