“Today is gonna be the day…” recita il primo verso di una della canzoni più famose al mondo, dal significato ambiguo, a partire dal suo titolo nonsense. E proprio oggi è quel giorno: esattamente venticinque anni fa, il 30 ottobre 1995, nasceva Wonderwall, terzo singolo dell’album (What’s the story) Morning glory? degli Oasis, da molti considerato l’album di maggior successo della nota band di Manchester.
Ai tempi (e ancora oggi) il brano fu un successo mondiale: disco di platino nel Regno Unito e in Italia, con circa 150.000 vendite, la canzone divenne forse la più rappresentativa degli Oasis. E con il passare del tempo è arrivata a conquistare anche le piattaforme streaming, raggiungendo, proprio recentemente, in occasione del 25° anniversario della pubblicazione dell’album, un miliardo di ascolti su Spotify. Il titolo Wonderwall sembra privo di significato. E così è, almeno apparentemente. La parola, tradotta letteralmente come muro delle meraviglie, è un omaggio a George Harrison, famoso chitarrista dei Beatles, il quale aveva intitolato così una delle sue produzioni soliste, dopo lo scioglimento della band di Liverpool.
Ancora più complesso è però il significato della canzone. Le interpretazioni sul celeberrimo brano degli Oasis sono molteplici: Liam Gallagher, ex voce del gruppo, ne ha dato un’interpretazione generica, definendo il Wonderwall come una parola bella per descrivere una sensazione bella, come, riportando le sue parole, “trovare il biglietto dell’autobus che stavi cercando e non riuscivi a trovare”. Per Noel Gallagher invece, fratello di Liam, chitarrista e voce della band, la canzone “parla di un amico immaginario che verrà a salvarti da te stesso”, come tra l’altro recita un verso del brano (“You’re gonna be the one that saves me”, che tradotto vuol dire “sarai tu a salvarmi”). Ma quello stesso verso ha portato molti a leggere la canzone da un’altra prospettiva, quella amorosa. E molti ancora credono che Wonderwall parli d’amore, identificando quel “muro delle meraviglie” in una donna, l’unica in grado di salvare l’autore probabilmente da un incessante tormento.
Qualunque sia il significato, dopo venticinque anni Wonderwall non ha smesso di stupire il mondo, riuscendo a conquistare anche chi non apprezza particolarmente lo stile musicale degli Oasis. Con la sua energia positiva e il suo testo enigmatico, ma orecchiabile, Wonderwall continua a penetrare nell’animo dell’ascoltatore, spingendolo a sperare e a sognare.