Le forze russe hanno fatto irruzione nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati i militari del battaglione Azov, e ora sono in corso intensi combattimenti. Lo scrive sul suo account di Telegram il noto giornalista ucraino Andriy Tsapliyenko affermando che “gli occupanti hanno fatto irruzione nell’Azovstal”.
Il tentativo, dice, è quello di ”reprimere la forte resistenza dei difensori di Mariupol”. ”L’esercito di Putin sta usando tutte le armi disponibili”, mentre “i civili rimangono sotto i bombardamenti nello stabilimento”.
Nell’acciaieria Azovsal restano ancora trenta bambini. Secondo quanto ha riportato a Sky News la deputata ucraina Kira Rudik sarebbero stati evacuati un centinaio di civili, messi in sicurezza a Zaporizhzhia. ”E’ un successo incredibile l’essere riusciti a portare fuori queste persone”, ha dichiarato, aggiungendo che “in questo momento il nostro obiettivo principale è garantire che escano tutti i bambini, ci sono ancora una trentina di minori lì”. Rudik ha spiegato che la fase più complicata riguarda ”i soldati ucraini feriti perché la Russia non li fa uscire”.
Dall’inizio del conflitto a oggi i bambini rimasti uccisi in Ucraina sono stati 220 e 407 quelli feriti. Lo rende noto l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, secondo cui il maggior numero di vittime si registra nella regione di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. A seguito dei bombardamenti quotidiani delle forze armate russe 1.584 istituzioni educative sono state danneggiate, di cui 118 completamente distrutte.