Maltempo Emilia Romagna, altre due vittime nel ravennate: morti salgono a 11

Si aggrava il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Una coppia è stata trovata oggi morta in casa a Russi, nel ravennate, portando a 11 il numero delle persone che hanno perso la vita.In totale sono stati 23 i fiumi esondati e oltre 400 le strade interrotte.

”Sono 42 i comuni coinvolti dall’alluvione” e ”10mila gli sfollati”, ha reso noto la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, durante il punto stampa di aggiornamento sugli effetti del maltempo. ”Abbiamo 250 strade chiuse, coinvolte a vario titolo da frane”, ha detto ancora. Sono inoltre 34mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna, fa sapere la Regione in una nota.

LUGO ALLAGATO – ”Questa mattina l’acqua ha iniziato a occupare larga parte dei nostri centri abitati e fra non molte ore occuperà anche pienamente il nostro centro storico. Qualcosa che per Lugo sembrava persino impossibile potesse accadere. La unicità di questo evento ci porta anche a questo. E’ molto importante mantenere le corrette modalità di gestione che fino a qui abbiamo detto in una situazione ordinaria. Bisogna salire ai piani superiori laddove è possibile farlo, dove non sia possibile bisogna evacuare in tempo cercare ubicazioni alternative alla propria abitazione: andare da parenti o amici ai piani superiori oppure dirigersi con il proprio mezzo verso il palazzetto dello sport in via Sabin dove c’è un punto di accoglienza gestito dalla Croce Rossa. Dove ci sono soggetti fragili o persone che non possono essere spostate o dove ci sono già di strade allagate bisogna chiamare il 115”, ha affermato il sindaco di Lugo Davide Ranalli nell’aggiornamento di questa mattina sulla situazione del maltempo in un video postato su Facebook.

“La frattura del Lamone fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Cer e tutta la rete secondaria dei canali consortili e sta allagando parti significative delle campagne. Nella nottata ci sono stati allagamenti a Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna“, si legge sulla pagina Facebook del Comune di Ravenna.

Successivamente, in considerazione dell’abbassamento lento, ma progressivo, del livello dei fiumi che interessano il territorio comunale precedentemente interessati dalle piene, il Comune di Ravenna comunica che ”possono rientrare nelle proprie case gli abitanti delle località di Savio di Ravenna, Castiglione di Ravenna, Mensa, Matellica, Madonna dell’Albero, Ponte Nuovo, via Galilei e viale Newton nella zona adiacente ai Fiumi Uniti in direzione nord fino allo scolo Lama, zona via Antica Milizia dal canale Lama fino alla rotonda Germania Borgo Montone e Porto Fuori nella parte compresa fra via Stradone e via Bonifica da una parte e i Fiumi Uniti dall’altra”.

”Le persone che hanno avuto danni alle abitazioni o che hanno particolari condizioni personali o logistiche possono rimanere ospiti degli hub – fa sapere sulla sua pagina Fb il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale – Per chi era stato trasferito ai centri di accoglienza è previsto il trasporto nelle rispettive località con pullman. Le informazioni verranno fornite direttamente dagli hub. Le condizioni dei fiumi e della rete consortile nel resto delle zone evacuate al momento non consente di adottare analogo provvedimento, anzi non si esclude di dover attuare ulteriori evacuazioni preventive nelle prossime ore”.

FORLÌ-CESENA, FRAZIONI APPENNINO ISOLATE  ”Particolarmente critica permane la situazione delle popolazioni dell’appennino Forlì Cesena dove ci sono frazioni isolate. Non hanno necessità di evacuazione ma dobbiamo portare assistenza alle persone che sono in queste frazioni”. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, durante il punto stampa di aggiornamento sugli effetti del maltempo.

BONACCINI – ”Avevamo stimato circa un miliardo di danni due settimane fa, pensate adesso quanto cresceranno”. Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante il punto stampa di aggiornamento sugli effetti del maltempo in Emilia-Romagna. ”Sarà un lavoro gigantesco”, ha aggiunto. ”Domani verrà il capo della Protezione civile Curcio”, ha detto.

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO – Sono 2.000 gli interventi svolti nelle in Emilia Romagna e Marche, dove permangono maggiori criticità tra le province Forlì Cesena e Ravenna. Al lavoro più di 900 i vigili del fuoco con più di 300 mezzi. In Emilia Romagna 760 vigili del fuoco, di cui 400 giunti in rinforzo da altre regioni, impegnati nelle operazioni di soccorso con 250 automezzi, tra cui 25 piccoli natanti, 5 anfibi, 10 mezzi di pompaggio, 5 elicotteri e 10 droni. Oltre 1.500 gli interventi effettuati finora: 690 a Bologna, 320 a Ravenna, 310 a Forlì Cesena, 220 a Rimini.

Nelle Marche 200 vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso con 70 automezzi, 450 gli interventi svolti nelle ultime quarantott’ore. Maggiori criticità nel fermano a causa di smottamenti. Ieri fino a tarda sera squadre impegnate nell’evacuazione di una struttura ricettiva a Gualdo (Mc) interessata da una frana.

RIAPERTA L’A14 – E’ tornata percorribile tutta l’autostrada A 14 Bologna-Taranto. “Alle ore 15:00 circa, è stato riaperto anche l’ultimo tratto di A14 chiuso a causa delle eccezionali precipitazioni che negli ultimi giorni hanno colpito l’Emilia-Romagna”, ha reso noto Autostrade per l’Italia. Ripristinata la circolazione nel tratto compreso tra il bivio con la Diramazione per Ravenna e Cesena Nord dove il traffico al momento transita su una corsia per senso di marcia in entrambe le direzioni. Ma, avverte Autostrade, “a partire dalle 21:00 di questa sera e fino alle 6:00 di domani mattina, sarà chiuso il tratto compreso tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni. Analogo provvedimento verrà adottato nelle successive notti fino al completamento delle attività di ripristino. Permane sulla A14 in direzione nord, per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate, l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la SS76 in direzione Fabriano/Perugia”.

Sulla base di una richiesta di mappatura satellitare di emergenza ricevuta dalla Protezione civile italiana per le alluvioni che hanno colpito il sudest dell’Emilia-Romagna, l’Ercc “ha attivato il servizio Copernicus in modalità di mappatura rapida”. Il Centro “fornisce mappe satellitari per aiutare le autorità italiane”.

“In questa fase – continua il portavoce – non abbiamo ricevuto una richiesta dalle autorità italiane per attivare il Meccanismo di protezione civile dell’Ue”. Solo il Paese interessato può attivare il Meccanismo, quindi la decisione spetta alle autorità italiane.

Fonte AdnKronos.com