Il senatore e giornalista Sandro Ruotolo in campo per la sinistra: «Il mio impegno contro i clan»

Sandro Ruotolo, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Torre del Greco per la coalizione del centrosinistra, dopo essere stato a Palazzo Fienga a Torre Annunziata (Napoli) – ex fortino del clan Gionta – e nel rione Savorito a Castellammare di Stabia, ha ribadito che il suo principale impegno in caso di elezione sarà quello di contrastare le infiltrazioni mafiose principalmente nelle amministrazioni pubbliche.

Infatti, anche grazie al suo impegno e alla creazione del comitato di lotta alla camorra e al malaffare che le amministrazioni comunali di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia sono state sciolte nei mesi scorsi per infiltrazioni camorristiche.

Per questa ragione il senatore Ruotolo ribadisce che «in questa campagna elettorale la mia avversaria è Annarita Patriarca e il suo partito di riferimento, Forza Italia, che non avrebbe dovuto candidarla».

Una candidata, a detta di Ruotolo, «impresentabile, non perché suo padre, l’ex senatore Francesco Patriarca, sia stato condannato a 9 anni di carcere per camorra, non perché suo marito, sindaco di San Cipriano d’Aversa, sia stato condannato per camorra, e neppure perché il suo testimone di nozze Nicola Cosentino, ex sottosegretario di Forza Italia, anche lui sia stato condannato per camorra. Il vero motivo per cui Annarita Patriarca è impresentabile perché quando lei era sindaca di Gragnano, l’ente locale fu sciolto per camorra».

«Bisogna voltare pagina – conclude Ruotolo – e dare dignità e rappresentanza ai territori. Un buon politico fa buone leggi, un cattivo politico fa cattive leggi».

Massimo Napolitano