“I Favolosi 60” di Gabriele Bojano – Le Video-interviste

La seconda metà di luglio è stata prescelta per le 6 serate culturali di “Un libro sotto le stelle”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Meridiani, arrivata alla XVII edizione, che si è fregiata del patrocinio morale della Regione Campania e del Comune di Salerno e quest’anno ha avuto l’importante sostegno della Travelmar che ha predisposto, nel rispetto delle norme anti-covid, gli spazi all’aperto del traghetto Acquarius come anfiteatro della rassegna letteraria.

Gabriele Bojano firma autorevole, tagliente ed ironica del giornalismo salernitano, nel corso della penultima serata dell’evento che ha avuto come splendida cornice la Divina Costiera, nel suggestivo tratto Salerno-Positano-Salerno a bordo dell’Acquarius, ha presentato il suo ultimo libro “I Favolosi 60”, edito da Linea Edizioni, con la prefazione di Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, che raccoglie storie e aneddoti di sessanta sessantenni che hanno compiuto 60 anni nel 2020 in piena pandemia, senza poter festeggiare la cifra tonda. Personaggi nazionali o internazionali, persone note o sconosciute, che hanno contribuito al “piccolo colpo di genio” – cit. Antonio Polito nella prefazione – della penna di Bojano.

Inoltre, il libro ha un sottotitolo che è tutto dire “Troppo giovani per tirare i remi in barca, troppo vecchi per tirare la barca a remi”, che, come riporta la nota descrittiva – “Questo è un libro anomalo. È uno e trino. “I favolosi 60” rimanda, tanto per cominciare, al periodo aureo della nostra infanzia, gli anni del secolo scorso dominati da Mina e osannati da Minà, in cui il boom economico fece tutti più ricchi, leggeri e spensierati, ma anche beatamente inconsapevoli di quello che sarebbe venuto dopo. Ma “I favolosi 60” può essere letto anche come stagione di una vita, quella appunto crepuscolare, di noi neosessantenni, i cosiddetti baby boomer, troppo giovani per tirare i remi in barca ma troppo vecchi per tirare la barca a remi. E, infine, “I favolosi 60″ intesi come i sessanta coetanei che hanno festeggiato nel 2020. Un’antologia non esaustiva di persone e personaggi che vantano molteplici meriti, a volte ignoti anche a loro stessi, per essere ricompresi in queste pagine. Insomma, un’antologia o, se preferite, un bestiario, tra noti, meno noti e perfetti sconosciuti, facce, pensieri, parole, opere e omissioni dei migliori anni della mia vita. Che poi sono anche quelli della vostra”.

Cinthia Vargas