Boscoreale, il caso Ambiente Reale infiamma il consiglio. L’opposizione: “Nomina Ariano, sprechi per oltre 30mila euro”

Ambiente Reale è un caso che scotta a Boscoreale e che potrebbe avere ripercussioni sui cittadini. Ieri in Consiglio Comunale l’azienda appaltatrice del servizio rifiuti è stata al centro di un’accesa discussione. Il consigliere Angelo Costabile ha chiesto subito un emendamento sull’aumento della Tari: “Credo sia necessario attendere prima il piano di risanamento che dovrebbe essere pronto tra 45 giorni e poi stabilire un aumento della Tari”.

Con queste parole il consigliere Costabile ha presentato la sua proposta di emendare l’art.4 all’ordine del giorno, sostenendo così la sua idea di scongiurare una spesa aggiuntiva per i cittadini.

Su questo punto si sono espressi anche i rappresentanti della minoranza. In particolare, il consigliere Nicola Sergianni che ha sottolineato la partecipazione costante ed interessata della minoranza al caso Ambiente Reale, sostenendo insieme al consigliere Pasquale Di Lauro di non avere mai avuto accesso agli atti riguardanti la situazione patrimoniale dell’azienda, nonostante le ripetute istanze che, invece, la segretaria comunale sostiene di non aver mai ricevuto.

Sergianni continua dicendo che “ci sono punti non chiari”, chiedendo un rendiconto dei costi per la pubblicità, per il mantenimento della sede operativa e sul ruolo del consulente Nunzio Ariano che ha stilato la relazione.

Ariano era stato prima nominato liquidatore con un decreto sindacale del 16 novembre 2018, con un onorario di circa 30.000 euro, e in seguito amministratore unico con un aumento dell’onorario.

Spesa che, come sostengono il consigliere Sergianni e l’Anac, poteva essere evitata affidando la gestione ai dirigenti già incaricati.

L’opposizione, rappresentata anche dal consigliere Alfonso Langella, ha evidenziato quindi la situazione precaria dei lavoratori di ‘Ambiente Reale’ e, come forma di protesta verso un possibile aumento della tassa sui rifiuti urbani, con aggravio per le tasche dei cittadini, ha abbandonato la seduta.

A quel punto, con il consiglio infuocato, il sindaco Antonio Diplomatico è intervenuto stigmatizzando il comportamento di Sergianni e specificando che il rinnovo del patto industriale non avrà necessariamente contraccolpi sull’aumento della Tari.

Posizione del primo cittadino rafforzata dalle parole dell’amministratore unico, Nunzio Ariano, che ha affermato di voler risanare la situazione patrimoniale della società appaltante, senza danneggiare i cittadini, ma ricavando fondi dalla gestione.

“Il mio intento è quello di risanare una situazione inverosimile che presenta un debito di un milione e 400mila euro. Un debito del quale sto studiando le cause”.

Alla fine si è trovato l’accordo di emendare il punto in questione. Intanto, a Boscoreale è sempre più ‘scandalo Ambiente Reale’.

Alina Cescofra