Torre Annunziata, incontri bilaterali con i 5 rappresentanti del Pd per la scelta dell’assessore

E’ il dottor Antonio Gagliardi la persona che è stata incaricata dai consiglieri comunali del PD dissidenti nei confronti della dirigenza della sezione locale del partito, quali Raiola, Papa, Lucibelli, Cirillo, Colletto, di trovare la quadra sulle difficoltà interne alla amministrazione comunale di Torre Annunziata.

E’ proprio Gagliardi che sta avendo incontri bilaterali con le forze di maggioranza che da mesi “vogliono” un rimpasto nella giunta guidata dal sindaco Vincenzo Ascione.

Ricapitoliamo brevemente per comprendere la rottura in atto tra l’amministrazione comunale e il segretario cittadino del Pd, Francesco Savarese, nominato esattamente un anno fa, il primo dicembre 2019.

L’attuale segretario è stato eletto in forza alla componente di Zingaretti, mentre coloro che afferivano all’altro candidato nazionale Martina, avendo sentore della sconfitta, non si presentarono al voto. Da qui è partita una “guerra” intestina a colpi di carte bollate che ha portato quest’ultimi, prima ad accusare brogli e, successivamente, alla richiesta di dimissioni e commissariamento.

E’ nelle mani del segretario dell’area metropolitano il documento con le firme, oltre dei consiglieri comunali, anche dell’ex segretario del PD, Antonio Esposito che si trova in compagnia del sindaco Vincenzo Ascione, del vicesindaco Luigi Ammendola, dell’ex sindaco Giosuè Starita, di Lello Ricciardi e dello stesso Antonio Gagliardi.

Intervistato da ErreEmme News, Gagliardi ha confermato il mandato conferitogli dalla componente dei consiglieri comunali autosospesi dal PD e ha confermato anche che dagli incontri con le altre forze che sostengono Ascione c’è la volontà di dare nuovo impulso all’azione di governo in questa metà mancante di consiliatura.

Sul tavolo delle trattative – questa è la novità – si discute anche del nome da fare per le elezioni amministrative del 2022.

In questo rimbalzo di responsabilità tra il sindaco, la maggioranza e la federazione provinciale del PD, bisogna sbrigare la pratica dei dissidi con la dirigenza del PD locale, cercare immediatamente il nome di almeno due assessori donna, riempire la casella vacante da troppo tempo dell’assessorato alla cultura, e c’è da trovare la quadra tra tutti i consiglieri comunali di maggioranza che vorrebbero un assessore a testa.

Gagliardi conferma che nel toto assessore i consiglieri Salvi e Pallonetto spingono per le dimissioni di Orrico, da sempre in rotta con l’assessore ai lavori pubblici Ammendola e con l’ufficio tecnico comunale che spesso sembra essere l’organo di controllo delle decisioni della giunta e non viceversa.

Il “licenziamento” dell’assessore Bruno Orrico sarebbe eclatante in quanto non è la prima volta che lo stesso subirebbe tale trattamento: prima chiamato a mettere ordine al Comune e poi defenestrato per volontà superiori che non gradiscono il suo modo integerrimo di svolgere la propria professione.

L’ex dirigente dell’ufficio tecnico fu già licenziato nel 2011 da quell’incarico dall’allora sindaco Starita all’indomani della sua volontà di iniziare una rotazione nel personale dell’ufficio tecnico e che lo stesso risulta vincitore della causa di lavoro contro l’ex amministrazione.

Le dimissioni di Orrico serviranno anche all’assessore ai lavori pubblici che ha altre idee in merito ai progetti sul mercato comunale e sul mercato ittico e con l’ufficio tecnico pronto al rinnovo delle concessioni balneari senza che fossero effettuati i dovuti controlli.

Politica e lobby sono alleate per permettere che le “mani sulla città” possano proseguire senza ulteriori intralci.

Domani dovrebbero chiudersi la serie di incontri e se si ricomponesse l’intero quadro politico torrese dovremmo dare atto che Antonio Gagliardi avrebbe compiuto egregiamente il suo lavoro. Si è parlato anche di una professoressa a ricoprire il ruolo di assessora alla cultura, compagna dell’ex segretario del PD Antonio Esposito, afferente alla componente di Lucibelli, ma al momento è soltanto un’idea.

Al PD provinciale rimarrebbe in mano il cerino di nominare un commissario del PD, incarico che persone come lo storico dirigente del PCI, Paolo Persico, ha già rifiutato. Si cerca ora tra figure afferenti alla componete di Mario Casillo, che continua a voler avere l’ultima parola sulle vicende interne riguardanti la politica e l’amministrazione di Torre Annunziata.

Massimo Napolitano