Torre Annunziata, il 5 agosto si festeggia la Madonna della Neve: la storia del culto

Il 5 agosto è uno dei giorni più attesi e sentiti da parte del popolo oplontino che festeggia la Madonna della Neve.

L’origine del culto:
Ci troviamo nel Quattordicesimo secolo, probabilmente nel 1354, per l’appunto il 5 agosto quando alcuni pescatori di Torre Annunziata trovarono una cassa impigliata nelle reti nelle acque nei pressi dello Scoglio di Rovigliano, al confine con Castellammare di Stabia. Una volta pescata questa cassa, si palesò dinanzi ai pescatori un busto raffigurante una Madonna dalla pelle scura con in braccio Gesù bambino.

A riva nacque una furiosa lite con i pescatori stabiesi che rivendicavano il ritrovamento in quanto avvenuto nelle acque del loro territorio. Questo episodio, ogni 5 Agosto, è riprodotto sulla spiaggia del rinvenimento alla presenza delle autorità e di tantissimi fedeli. A risolvere la questione intervenne il capitano del popolo, una particolare figura di magistrato eletta ogni anno od ogni sei mesi dal popolo stesso, il quale diede ragione ai torresi. Nonostante ciò gli stabiesi si impadronirono del quadro ma è a questo punto che avvenne il prodigio: in una giornata di Gennaio particolarmente fredda, la Madonna fu ritrovata coperta di neve all’esterno della cappella dell’Annunziata, nei pressi del porto, un segno interpretato dagli oplontini quale volontà della Madonna di stare a Torre Annunziata, la città dei pescatori che l’avevano salvata dalle acque. Questo particolare evento ha un grande significato simbolico se si pensa che circa 1000 anni prima, nel 352, si verificò un’insolita nevicata a Roma che indusse Papa Liberio a dedicare quella giornata a Sancta Maria ad Nives, Santa Maria della Neve.

Molto affascinante è anche la storia riguardante la nevicata di Roma: la notte del 4 Agosto, la Madonna andò in sogno a un patrizio di Roma, dicendogli di edificare una chiesa nel punto in cui avessero trovato, la mattina, della neve fresca; costui appena sveglio si recò dal Papa, il quale rispose di aver fatto lo stesso sogno e, contemporaneamente, giunse la notizia di una nevicata sul colle Esquilino. Lì fu fatta costruire una chiesa dedicata alla Madonna della Neve, sulla quale poi fu costruita la basilica di Santa Maria Maggiore dove, ogni 5 Agosto, è simbolicamente ripetuto il prodigio creando una nevicata di petali bianchi che cadono dalla cupola. La cappella dell’Annunziata di Torre fu successivamente ampliata e oggi è la Basilica Ave Gratia Plena, o santuario della Madonna della Neve.

Numerosi sono stati i miracoli attribuiti alla Madonna della Neve nel corso dei secoli: ha fermato le incursioni dei pirati e i saccheggi alla città nel Cinquecento e nel Seicento, oltre ad aver messo fine a gravi epidemie, come quella di colera del 1836 e 1837. Non potevano mancare prodigi legati al Vesuvio, dei quali il più famoso è del 22 Ottobre (festa votiva altrettanto sentita a Torre Annunziata) 1822: da qualche giorno il vulcano eruttava ceneri e lapilli che formavano una densa coltre che oscurava Torre Annunziata, mentre la lava minacciava di travolgerla. I fedeli invocarono la Madonna della Neve, durante la processione la nube si squarciò in modo che un raggio di Sole illuminasse l’effigie e la lava si arrestò.