Torre Annunziata, eletto il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati: ecco tutti i nomi

Ecco il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata. Appena terminate le elezioni al COA del comune oplontino. I risultati premiano la lista “Per una avvocatura sociale e protagonista”, in particolare si segnala la prima volta in cui un avvocato penalista, l’avvocato Maria Formisano, risulti la prima eletta con ben 797 preferenze.

In merito l’avvocato Vincenzo Salomone, già candidato al COA nella precedente tornata elettorale del 2019, propone una analisi sul voto, evidenziando come gli avvocati Oplontini abbiano mostrato un desiderio di ristrutturazione del COA e di ritorno ad un progetto già strutturato negli anni, con l’innesto di nuovi consiglieri che possano dare ninfa vitale portando idee innovative e non necessariamente nella medesima direzione della maggioranza.

“É chiaro che il voto espresso mostra la volontà di ritrovare una avvocatura unità che non può avere i propri nemici all’interno, ma deve essere compatta dinanzi alla stagione delle riforme che tanto stanno stravolgendo la solidità della giustizia”.

Poi aggiunge: “É evidente che gli avvocati desiderino ritrovarsi in una struttura corporativa dove i membri della storica politica Forense possano fare da traghettatore a coloro che dovranno accompagnare l’avvocatura oplontina in un futuro sempre più incerto.
Appare palese che da questa tornata elettorale ci si accorga che la vera rivoluzione é la rinnovata capacità di dialogo tra grandi e piccoli elettori, anche alla luce della elevata percentuale di votanti che hanno espresso la loro preferenza, comprendendo il peso ed il valore delle proprie decisioni sulla vita dell’avvocatura Torrese”.

A detta dell’avvocato Salomone, “la maggioranza eletta, capitanata dall’avvocato Pasquale Damiani, avrà il compito di riprendere i lavori del Consiglio uscente, purtroppo minato dal periodo del COVID e dalle defezioni che hanno richiesto sempre nuovi innesti, che, ovviamente,non hanno consentito di rendere al meglio la macchina della consiliatura”.