Stupro Palermo, uno degli indagati in lacrime: “Mi sono rovinato la vita”

In lacrime davanti al gip di Palermo uno dei sette ragazzi arrestati per lo stupro di gruppo del 7 luglio al Foro Italico di Palermo. Il giovane è stato interrogato e, piangendo, ha chiesto scusa alla ragazza affermando di essere convinto che lei “fosse consenziente”. “Mi sono rovinato la vita”, ha detto al gip Marco Gaeta.

Spiegando che “a organizzare tutto”, è stato un altro ragazzo arrestato con gli altri. Il giovane lo accusa di avere fatto vedere agli amici un video con la ragazza. Smentisce di avere forzato la giovane ad andare al Foro Italico, come si vede dalle immagini video. “Abbiamo deciso tutti insieme di andare verso la Cala e il Foro Italico”.

Ieri il tribunale del Riesame di Palermo ha confermato il carcere per due dei sette ragazzi. I giudici hanno accolto la tesi della Procura diretta da Maurizio de Lucia. Il tribunale, inoltre, deve ancora pronunciarsi sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di un altro degli indagati.

RAGAZZO SCARCERATO SU TIK TOK: “GALERA DI PASSAGGIO, PIÙ FORTI DI PRIMA”

“La galera è di passaggio, si ritorna più forti di prima”. Con una emoticon sorridente e un braccio forzuto in bella mostra. Così il ragazzo arrestato nei giorni scorsi per la violenza sessuale di gruppo di Palermo e scarcerato dal gip del Tribunale dei Minori di Palermo, risponde su TikTok a una persona che scrive: “Lo hanno già scarcerato e condotto in comunità, anche se è diventato maggiorenne. Ha confessato e anche se dal video sembra tra i più violenti. L’Italia”.

Il giovane, minorenne al momento dei fatti e che è diventato maggiorenne pochi giorni dopo il presunto stupro, è stato trasferito in comunità. Nonostante ciò continua a essere attivo sui social, anche dopo l’arresto e la scarcerazione. Ieri ha scritto: “C’è qualche ragazza che stasera vuole uscire con noi?”.

Dopo la scarcerazione, la Procuratrice dei minori di Palermo, Claudia Caramanna, ha presentato ricorso per fare tornare il giovane in carcere.

Fonte AdnKronos.com

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