Palomonte: parte la 25a edizione della Manifestazione della Civiltà Contadina – Le Video-Interviste

Venerdì 28 luglio 2023, tra le secolari querce del Piano Martino di Palomonte, al via la XXV edizione della Manifestazione della Civiltà Contadina, organizzata dalla Pro Loco di Palomonte. Se non fosse stato per la pandemia, che fortunatamente ci siamo lasciati indietro, l’edizione del 2023 sarebbe stata la XXVII.

Dal 28 luglio al 1° agosto sarà possibile gustare nuovamente la buona musica popolare, la squisita gastronomia del cibo contadino a Km zero, la tradizionale ed apprezzata accoglienza dei palomontesi. Tutti questi elementi, insieme, per far rivivere agli avventori il calore dell’aggregazione della festa popolare che i nostri avi mettevano in atto alla fine delle pesanti giornate lavorative in cui si effettuava la mietitura e la pisatura con i buoi.

Una festa di aggregazione e socialità per le famiglie, per i bambini che potranno vedere da vicino gli animali da cortile e da fattoria, e per gli appassionati di antiche attrezzature meccaniche che potranno vedere in bella mostra trattori, trebbiatrici del tempo passato ma perfettamente funzionanti.

Gerarda Mastrolia, vicepresidente Pro Loco Palomonte, commenta così l’inizio dell’edizione 2023 della Manifestazione della Civiltà Contadina: “Questo è un evento molto importante per il nostro paese, dove, da anni, una popolazione si cimenta per far sì che questo evento riesca nel migliore dei modi. Lo ‘stop’ di due anni ha dato ancora più voglia di vivere questo evento, in quanto, viviamo un’era dove le persone sono particolarmente dissociate dallo stare insieme perché è tutto telematico; si vive di media, di telefonia e c’è poco contatto tra le persone. Già l’anno scorso c’è stato un bell’impatto, una forte partecipazione, e quest’anno cerchiamo di dare ancora più vitalità a questo evento. È un evento da vivere, dove si fa un salto indietro nel passato, soprattutto per le nuove generazioni; c’è un parco animali che noi teniamo nelle stalle appositamente approntate; dobbiamo far capire ai giovani che il latte non arriva nelle buste ma arriva dagli animali; c’è anche la possibilità di rivivere la trebbiatura d’epoca e la pisatura con i buoi; poi, offriamo tanto buon cibo a km 0, fatto da persone che lo cucinano come si cucinava una volta, tanti prodotti tipici da gustare del nostro territorio nelle tavolate lunghe che mettiamo a disposizione degli avventori, proprio per riportare il senso di socialità importante. Fare piccoli tavoli significa fare piccoli gruppi, invece, le tavolate grandi sono per vivere insieme questo evento dove si fanno questi brindisi corali, avendo in mano un bicchiere di buon vino. Ridere, scherzare, stare insieme, è un modo per compattare ancora di più il territorio. Prima, quando si faceva l’aia per la trebbiatura, faceva seguito un momento di piacevole convivio e questo momento lo vogliamo continuare a ricreare ed allargarlo a tutte i nostri ospiti. Venite! Venite a vivere insieme a noi questo momento straordinario.”

Quintino Di Vona