Elezioni Basilicata, primi dati Viminale: Bardi al 60,36%, Marrese al 38,67%

Primi dati reali delle elezioni regionali in Basilicata. Quando sono state scrutinate 10 sezioni su 682, in base ai dati del Viminale, il governatore uscente e candidato del centrodestra Vito Bardi (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Azione, Orgoglio lucano, La vera Basilicata) è in testa con il 60,36%, mentre il candidato del centrosinistra Piero Marrese (Pd, Movimento 5 Stelle, Basilicata casa comune, Basilicata unita, Avs-Europa verde-Sinistra italiana-Psi-La Basilicata possibile) è al 38,67%. Il candidato Eustachio Follia (Volt) è fermo a 0,96%.

L’affluenza

L’affluenza definitiva è stata del 49,80%. Per province: in quella di Potenza ha votato il 47,92% degli aventi diritto, in quella di Matera il 54,08%. Nelle due città capoluogo a Potenza l’affluenza ha raggiunto il 63,28%, mentre nella città di Matera il 55,60%. Nonostante sia basso e sotto il 50 per cento, il dato definitivo di quest’anno non è un record negativo. Il 17 e 18 novembre del 2013 l’affluenza fu ancora più bassa, 47,6 per cento. Furono elezioni anticipate dopo lo scandalo della rimborsopoli lucana.

Le prime reazioni

“I seggi sono ufficialmente chiusi. Grazie a tutte e tutti per l’impegno, la passione, il lavoro straordinario. Adesso aspettiamo con fiducia i risultati”, ha scritto Piero Marrese in un post su Facebook.

In casa Forza Italia si respira aria di vittoria in Basilicata. Ma nessuno vuole parlare prima dell’esito ufficiale del voto. Bocche cucite anche nella sede del Comitato elettorale di Vito Bardi, l’azzurro candidato del centrodestra, che salvo clamorose sorprese, si avvia verso la conferma per altri cinque anni alla guida della Regione. Bardi è ‘chiuso’ in una delle sale dell’albergo ‘La Primula’ con la famiglia e gli stretti collaboratori, scelto come quartier generale per lo spoglio, come nel 2019 quando vinse la competizione: nessun commento fino a quando il risultato elettorale non sarà definitivo.

Consapevole di un risultato a due cifre significativo rispetto al 9 per cento delle scorse regionali (”supereremo sicuramente il 10%”, assicura all’Adnkronos il presidente della Provincia di Potenza, Vincenzo Taddei), da Roma sono arrivati i big del partito, il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, fedelissimo di Antonio Tajani, e la ministra delle Riforme e coordinatrice regionale, Maria Elisabetta Alberta Casellati, che ha sempre fortemente creduto nella candidatura dell’ex generale della Gdf, difendendo i risultati ottenuto dal suo governo in questa ‘legislatura’.

Per molti azzurri dopo l’Abruzzo, la Basilicata può essere l’Ohio d’Italia, anche grazie alle divisioni nella sinistra, a conferma della tenuta del partito in vista delle europee. Non a caso Barelli dice: ”L’importanza e l’attenzione dei media e della politica a queste elezioni lucane è evidente, sia perché avviene a circa due mesi dalle elezioni europee, e sia per il baccano fatto dalla sinistra anche in Basilicata, rendendo questa elezione come quella dell’Ohio alle presidenziali americane…”.

Non nasconde la sua soddisfazione Guido Viceconte, ex parlamentare di lungo corso di Fi, attuale componente del Consiglio nazionale del partito: ”Non faremo un risultato sotto il 13%, perché siamo riusciti a coinvolgere tutto il popolo lucano in questo progetto politico attorno al moderatismo del segretario nazionale Tajani”.

E gli instant poll di Tele Norba, che danno Fi tra il 12-16%, sembrano confermare il pronostico di Viceconte. ”Abbiamo fatto un’ottima campagna elettorale, le comunità locali e gli elettori hanno compreso il nostro messaggio politico e programmatico”, gongola Taddei. “Se Bardi, come sembra, vincerà di gran lunga su Marrese, è anche merito del campo largo, anzi larghissimo che lo ha sostenuto”, scherza un big azzurro, ricordando che il governatore uscente ha goduto pure dell’appoggio di Azione e Italia Viva, penalizzando così il centrosinistra.

Fonte AdnKronos.com