Il 5 luglio la Chiesa cattolica celebra Sant’Antonio Maria Zaccaria, sacerdote italiano del XVI secolo e fondatore dei Chierici Regolari di San Paolo, meglio noti come Barnabiti. È considerato uno dei protagonisti della riforma cattolica prima del Concilio di Trento, operando con fervore per la rinascita spirituale del clero e dei laici.
Nato a Cremona nel 1502 da una famiglia nobile, Antonio Maria fu medico prima di sentirsi chiamato alla vita sacerdotale. Ordinato nel 1529, capì presto che la vera guarigione passava attraverso la cura dell’anima e l’educazione del cuore.
Profondamente colpito dal clima di decadenza morale e spirituale che affliggeva l’Italia del tempo, fondò a Milano nel 1530 un nuovo ordine religioso: i Chierici Regolari di San Paolo, il cui scopo era rinnovare la vita cristiana attraverso la predicazione, la confessione frequente, l’adorazione eucaristica e la formazione della gioventù.
A lui si deve la diffusione dell’adorazione del Santissimo Sacramento del giovedì sera, in memoria dell’istituzione dell’Eucaristia, una pratica ancora oggi viva in molte comunità.
La sua azione non si limitò agli ambienti ecclesiastici: si rivolse anche ai laici, fondando i Laici di San Paolo e l’ordine femminile delle Angeliche di San Paolo, con l’obiettivo di coinvolgere tutti nel cammino di riforma interiore e sociale. Fu un instancabile predicatore e un modello di vita povera e austera.
Morì a soli 36 anni, nel 1539, a Cremona. Fu canonizzato nel 1897 da papa Leone XIII.
Sant’Antonio Maria Zaccaria ci ricorda che ogni vera riforma della Chiesa parte dal cuore dell’uomo. La sua vita è un invito alla conversione personale, alla centralità dell’Eucaristia e all’impegno per una fede viva, autentica e operosa.