CSA Club Salerno Autostoriche e la 1a edizione del “Raduno Costa del Cilento – Tra Mito e Leggenda“
organizzato nell’ambito dell’evento ASI “Trofeo Marco Polo”
Buona riuscita per la 1a edizione del “Raduno Costa del Cilento – Tra Mito e Leggenda“, organizzato dal CSA Club Salerno Autostoriche, club federato ASI Automotoclub Storico Italiano, nell’ambito dell’evento ASI “Trofeo Marco Polo”, una due giorni, 17 e 18 maggio 2025, svoltasi tra Capaccio Paestum e Castellabate, iniziativa atta a promuovere il turismo consapevole e sostenibile; di conseguenza, il Cilento è il luogo ideale, caratterizzato da una costa variegata, borghi di pescatori, spiagge incontaminate, da una vasta zona naturale, circa centottantamila ettari, protetta dall’Ente “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni“, nonché, possessore di un ricco patrimonio storico e culturale, con la presenza di due prestigiosi siti archeologici come Paestum e Velia.
Nel pomeriggio del 17 maggio, la prima tappa del Raduno è stata dedicata agli appassionati delle due ruote, con una visita entusiasmante al “Museo dei Lambretta Club” a Capaccio-Paestum, dove si trovano esposti diversi esemplari del leggendario mezzo ideato da Ferdinando Innocenti che, non solo in Italia, ha rappresentato per tante persone la libertà, l’avventura e lo stile senza tempo. Si sono potuti ammirare modelli che vanno dal 1947 al 1970, una collezione importante che racconta la storia di uno degli scooter più iconici della storia italiana, simbolo della ripresa economica del dopoguerra e che racconta anche la storia di un’industria che ha contribuito a motorizzare l’Italia. Da visionare alcune versioni speciali come Olimpiadi Roma, Alpini, Gelataio, Barbiere, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Croce Rossa Italiana, Coca-Cola, AGIP Gas, Poste Italiane; sono presenti anche svariati trofei, medaglie olimpiche, poster e depliant storici.
A conclusione della giornata del 17 maggio, la comitiva si è spostata nella meravigliosa Castellabate, dove si è tenuto il convegno “Motorismo storico, radici e mito” i cui relatori hanno parlato dell’importanza di curare la bellezza e di preservare la storia passata dei territori, di conoscere la cultura e la tipicità delle proprie terre per poter meglio valorizzarle; d’importanza vitale anche tramandare questi valori alle nuove generazioni, in modo da radicarle con passione alle loro terre.
La mattinata del 18 maggio dedicata alla visita di Castellabate, è stato un momento per immergersi nella storia di questo antico borgo medievale, fondato nel XII secolo dall’abate Costabile Gentilcore, per conoscere “il Castello dell’Abate” e l’antica Basilica, luoghi conservati e intatti, dal fascino storico con vicoli suggestivi, architetture antiche e una vista mozzafiato sul mare. Castellabate custodisce storie affascinanti legate alle sue origini e alle tradizioni marinare, oltre ad essere stato resa popolare dal film “Benvenuti al Sud”.
Il “Raduno Costa del Cilento – Tra Mito e Leggenda” è stato arrichitto dal legame con le leggende delle sirene cilentane: Leucosia, Partenope e Ligea, figure mitologiche che, secondo la tradizione, abitavano le acque cristalline della costa e che tentarono di incantare Ulisse nel suo viaggio narrato nell’Odissea; si narra che Leucosia, respinta dal navigatore, si sia lasciata morire trasformandosi nello scoglio che oggi porta il suo nome, situato nei pressi di Punta Licosa. Questo legame tra mito e realtà storica ha reso la manifestazione ancora più affascinante, unendo la passione per i motori storici alla scoperta delle radici culturali del territorio.
L’intero evento si è svolto sotto l’occhio vigile della Dott.ssa Isabelle Piselli, commissario ASI incaricato a controllare la conformità delle attività organizzate nell’ambito del “Trofeo Marco Polo”.
“Siamo onorati di avere qui la prima edizione di questo ‘Raduno Costa del Cilento‘ di questo importante storico Club di Salerno. – ha commentato soddisfatto Marco Rizzo, primo cittadino di Castellabate – Un momento molto bello, importante, non solo bello per la promozione turistica perché si è parlato di storia, tradizioni, beni culturali; insomma, tutte materie d’interesse essenziale. Nel convegno abbiamo avuto modo di confrontarci e si è potuto far conoscere le proprie tradizioni, la propria cultura; parlare di dialetto, parlare di luoghi storici, proprio far capire quello che è stato in passato, quello che è il presente e quello che sarà il futuro. Coniugare questi momenti è stato molto bello e siamo sempre molto favorevoli a promuovere i territori con iniziative del genere; quindi, oggi sono qui proprio per dimostrare la nostra vicinanza. Un grazie agli organizzatori, al Presidente CSA Nardiello e a tutti soci di questo bellissimo Club.”
A conferma delle parole del Sindaco Rizzo, un ulteriore riscontro positivo per l’incontro è stato dato da Vincenzo Andriuolo, dialettologo, profondo conoscitore delle radici linguistiche e culturali del territorio teggianese, e non solo, che presiede l’Associazione “Mōre Dianense“, con svariate pubblicazioni di rilievo nel settore dialettale, nonché socio Onorario del CSA: “La manifestazione è stata bellissima, pubblico molto partecipativo. Il dialetto è il veicolo privilegiato per la trasmissione della cultura; la lingua di una comunità è l’unico strumento abilitato a trasmettere quel dato, quegli elementi culturali. Dobbiamo fare opera, soprattutto, nei confronti delle giovani generazioni ed in questo le iniziative promosse dal Club Salerno Autostoriche, presieduto da Nardiello, sono un ottimo strumento perché sono estremamente coinvolgenti e, quindi, c’è modo di portare la lingua della tradizione, il dialetto, vicino alle giovani generazioni.“
Dino Nardiello, presidente del CSA, è rimasto molto soddisfatto della partecipazione del Club in una due giorni ricca di diversi appuntamenti “…l’importante è scuotere le coscienze per la valorizzazione del nostro territorio ciò rappresenta già una bella vittoria.” e ha anche sottolineato che è stata un’esperienza che ha toccato diversi momenti culturali tra cui la visita al Museo dei Lambretta di Capaccio-Paestum, il valido incontro convegnistico “Motorismo storico, radici e mito”, il raduno motoristico delle autostoriche del CSA, la visita guidata alla stupenda Castellabate, importanti momenti di convivialità anche a tavola per poterne apprezzare a pieno la ricchezza della cucina cilentana, un esempio tipico della cucina mediterranea, caratterizzata dalla genuinità, dell’uso dei prodotti locali e della tradizione contadina; composta da piatti semplici, preparati con ingredienti freschi e di stagione.
A conclusione dell’evento, nel corso di un momento conviviale a Mercato Cilento, sono stati consegnati alcuni trofei simbolici:
“Trofeo Ulisse” alla Fiat 124 Spider di Giovanni Valentino, equipaggio proveniente da più lontano;
“Trofeo Marco Polo” alla Fiat 127 2ª serie di Giuseppe Di Domenico, per lo spirito di viaggio;
“Trofeo Melograno d’Oro” all’Audi TT Spider di Angelo Ricciardi, per l’eleganza contemporanea;
“Trofeo Leucosia” alla Lancia Ardea di Carmine Milito, auto più affascinante e seducente.
Quintino Di Vona