Il primo appuntamento della quinta edizione di “Trecase Legge” si è rivelato un successo, non solo per la grande partecipazione di pubblico, ma soprattutto per la profondità e la qualità dei contenuti proposti.
La serata si è aperta con Fernanda Pucillo, referente Campania di Biesse – Associazione Culturale Bene Sociale, ha ringraziato chi ha reso possibile l’evento, sottolineando con orgoglio: “Biesse e la nostra comunità sono dalla parte della Palestina. Siamo contro questo genocidio. Le tre serate di cultura saranno sinonimo di pace perché la cultura è pace”.
Con questa significativa presentazione, Pucillo lascia poi la parola a Nada Skaff, nata a Beirut ma italiana da diverso tempo. Nada Skaff ha letto due poesie provenienti dalle sue raccolte emozionando i presenti grazie alla sua capacità interpretativa ma soprattutto grazie a una penna capace di far immergere il lettore, in questo caso l’ascoltatore, completamente all’interno delle due storie raccontante. Una prima storia che ha come contorno le vite spezzate dei bambini a causa della guerra e una seconda storia fatta da dolci ricordi d’infanzia.
A seguire, è intervenuta Clotilde Zampagno Clotilde Zampagno, dirigente scolastica dell’IC D’Angiò di Trecase che ha presentato l’ospite della serata Maurizio De Giovanni elogiandone le qualità dei suoi romanzi e raccontando brevemente la trama della sua ultima opera: ” Il pappagallo muto”.
De Giovanni ha colto l’occasione per lanciare importanti messaggi inerenti proprio alla difficile situazione che il mondo sta vivendo: “Siamo tutti colpevoli, viviamo un tempo di cui la storia ci chiederà perché non abbiamo fatto niente. Siamo testimoni silenti della morte di bambini”.
Lo scrittore ha poi aggiunto: “Una deputata parlamentare europea italiana, espressa col nostro voto, ha detto che i bambini che muoiono sono scudi umani dei terroristi e che quindi la morte dei bambini è solo un effetto collaterale delle guerra” […] “Tutti siamo colpevoli perché noi votiamo queste persone e ancor peggio non andiamo a votare. Anche i giovani sono colpevoli, la metà dei ragazzi aventi diritto di voto non hanno votato”.
De Giovanni ha poi raccontato il significato più profondo del suo ultimo romanzo Il pappagallo muto, che dietro la tensione narrativa, riflette sulla responsabilità individuale, sul silenzio complice e sulla possibilità – sempre difficile ma necessaria – di scegliere da che parte stare.
Un inizio di rassegna intenso e necessario, che conferma “Trecase Legge” come un momento di cultura viva e pensante.
Francesco Pio Scaramozza