Ha salutato tutti così, con un messaggio inviato su WhatsApp ad amici e colleghi, il dirigente scolastico Felicio Izzo, fino a ieri preside del Liceo dell’Arte e della Comunicazione “Giorgio De Chirico” di Torre Annunziata e da oggi in quiescenza.
Non stupisce la sua lettera di commiato, a mo’ di pagellina, accompagnata da un breve testo, in cui c’è la sua immagine attuale e quella di bambino in entrambe raffigurato con i capelli verdi, simbolo di speranza che non deve mai morire, ma attraversare il tempo e le generazioni che ha visto crescere senza malinconia alcuna, anzi piuttosto con la consapevolezza di aver creato dei legami lungo tutto l’arco del proprio percorso personale e professionale a cui seguiranno sicuramente nuovi orizzonti. Ad accompagnare le due immagini, un racconto “Mantieni un albero verde nel tuo cuore …” rivolto ad alunni di ieri e di oggi e di domani.
E’ lui stesso che ci spiega perché ha scelto questa immagine per il suo “ultimo giorno di scuola”, il suo commiato: “Il saluto, in forma di “pagellina”, è rivolto agli alunni e ai giovani, in generale. Quindi a tutti. Perché giovani e alunni lo siamo stati, lo siamo, lo saremo proprio tutti. Come al solito è il tempo a scompaginare le cose. Ma a questo servono le parole, a rimettere ordine ma solo per crearne un altro, di caos, di emozioni, memorie, sogni. Questo sì immodificabile.”
“Quanto ai capelli verdi, – continua – la storia raccontata da Joseph Losey (regista del film The Boy with Green Hair del 1948) mi è rimasta dentro. Nascosta, ma viva, anche quando sembrava ne avessi perso memoria.”
Un saluto che lo rappresenta, lui che con le parole e le immagini ha dato vita ai suoi pensieri e alle sue riflessioni durante tutti gli anni della sua reggenza.
Tanti i suoi meriti, raccolti anche nel passato come assessore alla Cultura, tra tutti quello di essere stato per anni con con la sua scuola, ora nelle mani della preside Rosalba Robello, un polo di aggregazione culturale ed un punto di ritrovo per tanti eventi per la città di Torre Annunziata, un vero e proprio centro culturale che ha permesso alla cittadinanza di ritrovarsi in molteplice occasioni di dibattito e confronto sui temi più svariati.
Felice dei capelli verdi – scrive Izzo nel racconto – ma anche un Felice dai capelli verdi, come il bambino della storia, Peter Fry, a cui era stata affidata la missione di portare la pace nel mondo tramandatogli dal genitore, lui, il preside istrionico e mattatore, da sempre contro ogni forma di discriminazione razziale, pregiudizi e intolleranze che, come già ci siamo augurati, dovrà necessariamente continuare la sua opera di animatore culturale al servizio della città e dei cittadini di Torre Annunziata.
Massimo Napolitano