Terremoto sul Vesuvio: due scosse scuotono l’area del cratere

Napoli. Due scosse di terremoto sono state registrate questa mattina nell’area del Vesuvio, generando preoccupazione tra i residenti dei comuni limitrofi. Fortunatamente, non si segnalano danni a persone o edifici.

Le scosse registrate

Il primo evento sismico si è verificato alle 10:02, con una magnitudo di 2.3, seguito da una seconda scossa un minuto dopo con una magnitudo di 2.5. Entrambi i terremoti sono stati molto superficiali, con un ipocentro localizzato a meno di un chilometro di profondità all’interno del cratere del vulcano.

Il sisma avvertito nei comuni vesuviani

Le scosse sono state chiaramente percepite nei comuni di Ottaviano, Boscotrecase, Somma Vesuviana, Torre del Greco e San Giuseppe Vesuviano. Molti residenti hanno riportato di aver avvertito un leggero tremolio e un rumore sordo proveniente dal sottosuolo. Tuttavia, non si sono registrate scene di panico e le autorità locali hanno confermato che non si segnalano danni strutturali.

Le spiegazioni degli esperti

Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), eventi di questo tipo rientrano nella normale attività del Vesuvio. Gli esperti sottolineano che queste scosse non indicano necessariamente un’imminente eruzione, ma potrebbero essere legate a movimenti interni di rocce o a cedimenti strutturali del cratere, fenomeno già osservato negli ultimi anni.

Negli studi più recenti, i vulcanologi hanno evidenziato che il cratere del Vesuvio sta subendo un progressivo abbassamento, un fenomeno che potrebbe essere all’origine di questi eventi sismici.

Monitoraggio costante e raccomandazioni alla popolazione

L’INGV e la Protezione Civile continuano a monitorare la situazione, assicurando che non vi sono segnali di allarme immediato. Tuttavia, le autorità locali invitano la popolazione a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire eventuali indicazioni di sicurezza.

Questi episodi ricordano quanto sia importante la sorveglianza attiva del Vesuvio, un vulcano storicamente tra i più pericolosi al mondo, ma costantemente monitorato per garantire la sicurezza dei cittadini.