La giornalista Giuliana Sgrena chiude la rassegna culturale de “La Settimana dello Scrittore, Ricordando Michele Prisco” organizzata dalla Libreria Libertà di Torre Annunziata dialogando, con un pubblico interessato e coinvolto, su “Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà” edito da Il Saggiatore.
Il tema trattato, la condizione femminile nei paesi musulmani, è stato il pretesto per affrontare quello che è il modo di relazionarsi, a volte ipocrita, da parte dei governi occidentali nei confronti degli Stati teocratici islamisti.
Roberta di Domenico e Cira Ciretta Cascina hanno offerto il loro contributo artistico leggendo alcuni passi scelti tratti dal libro, mentre la pittrice Adriana Capizzano ha donato alla giornalista una propria opera su tela, ispirata a Hevrin Kalaf, attivista curda ammazzata dai terroristi islamici filo turchi.
Quella organizzata da Fabio Cannavale e da tutte le associazioni aderenti coinvolte insieme e ad amici della libreria, coordinata dal direttore artistico, lo scrittore Francesco Paolo Oreste, non è stata solo una rassegna culturale ma ha consegnato a Torre Annunziata una ricetta per disegnare un nuovo modello di città che deve riparte dal bello, dalla propria storia, da unioni di più forme artistiche, per fare in modo che eventi come questi non siano sporadici, ma appuntamenti fissi, affinché finalmente “la provincia addormenta” di cui parla Michele Prisco, scrittore Oplontino, fonte d’ispirazione e a a cui è stata dedicata la rassegna, si risvegli.
Massimo Napolitano