Portici, l’attacco M5S: “Cuomo alla festa senza mascherina”. La figlia del sindaco: “Atto vile. All’epoca non c’erano le restrizioni di oggi”

Portici. Il sindaco Cuomo a una festa senza mascherina e senza distanziamento. Stavolta per il Movimento Cinque Stelle gli estremi per “pizzicare” il primo cittadino c’erano apparentemente tutti. Ai grillini è bastato, infatti,  “omettere” volutamente qualche dettaglio e lanciare subito il velenoso post d’accusa. Ma qualcosa è andato storto e nemmeno l’ammissione di un presunto scivolone da parte di uno stesso consigliere di opposizione ha attenuato la palese manovra diffamatoria.

E se i panni sporchi si lavano in famiglia, a replicare duramente all’attacco è intervenuta proprio la figlia del sindaco Cuomo. Tutto inizia con un post sulla pagina del Movimento Cinque Stelle di Portici, in cui compaiono foto e didascalia che accusano il primo cittadino: “Lui, il primo cittadino dovrebbe dare il buon esempio e mentre offende i cittadini – uno stralcio dell’ammonizione social dei grillini – partecipa a feste di laurea con una cinquantina di persone, tutti senza mascherina e senza distanziamento sociale”. Una foto a cui viene sapientemente tolta la data, che invece avrebbe smentito all’istante il j’accuse.

Un post che il consigliere di opposizione Santomartino, appena approdato su Facebook, decide di rilanciare con tanto di foto della ormai famigerata festa di laurea, “dimenticandosi” ancora una volta di coprire i volti dei partecipanti e di inserire la data di riferimento.

Una fuga di foto che non è sfuggita alla protagonista di quei festeggiamenti, che dopo aver visto sottrarre dal suo album, con tanto di data, le immagini di un momento felice, finite al centro di un ennesimo attacco infondato, decide di replicare in prima persona fugando ogni dubbio.

Un boomerang che torna dietro sulla stessa traiettoria. “Come ho già precisato in occasione della pubblicazione delle foto, la mia festa di laurea si è svolta il 15 settembre. Quando non vigeva obbligo di mascherine all’aperto. Le feste private – puntualizza nel duro post di replica la figlia del sindaco Cuomo – erano consentite senza il limite numerico attuale (nel mio caso ho deciso comunque di non superare il numero di 31 invitati tra zii, amici e parenti). A tutti i partecipanti fu misurata la temperatura, e ciascun nome e cognome fu riportato nel registro dai gestori del locale. Prendere (senza il mio consenso) una foto dal mio profilo, pubblicarla omettendo dolosamente di specificarne la data (ribadisco, da me precisata contestualmente alla pubblicazione) a scopo denigratorio è quanto di più vile e sudicio abbia visto in questi anni”.

E così l’opposizione si spacca su due posizioni differenti. Perché se le scuse del consigliere Santomartino sono arrivate fra i commenti sotto quel chiarimento, il silenzio dei grillini non è stato mai rotto. Tutto lascerebbe quindi pensare a un prosieguo fuori dalle bacheche social, a maggior ragione col mancato dietrofront dei Cinque Stelle.