Musk contro Trump: è finita l’alleanza, ora volano accuse e minacce

La luna di miele tra Elon Musk e Donald Trump è ufficialmente finita. Dopo mesi di collaborazione e dichiarazioni d’intesa, tra il presidente USA e il patron di Tesla e SpaceX è scoppiata una rottura clamorosa che ha scatenato un durissimo scambio di accuse, sia davanti alle telecamere che sui social.

“Mi ha profondamente deluso”, ha dichiarato Trump dallo Studio Ovale accanto al cancelliere tedesco Friedrich Merz, commentando l’uscita di Musk dal governo. Ma il miliardario non è rimasto in silenzio. Su X, l’ex Twitter, ha parlato di ingratitudine: “Senza il mio sostegno non avrebbe vinto”, ha scritto, mentre il titolo Tesla crollava a Wall Street.

La rottura, a quanto pare, ruota attorno alla nuova manovra di bilancio repubblicana – il cosiddetto “Big Beautiful Bill” – che Musk ha duramente criticato. Trump lo accusa di conoscerne i dettagli dall’interno, ma Musk ha smentito, sostenendo che il testo è stato approvato di corsa e all’oscuro di molti. Sullo sfondo, il taglio agli incentivi per le auto elettriche e il veto presidenziale sulla nomina di un uomo vicino a Musk alla guida della NASA.

Lo scontro è poi degenerato: Musk ha persino ipotizzato che Trump compaia nei file su Jeffrey Epstein, rilanciando accuse gravi e lasciando intendere che presto emergeranno nuove rivelazioni. Trump, da parte sua, ha minacciato lo stop ai contratti federali con le aziende del tycoon.

A stretto giro, Musk ha risposto annunciando l’immediata dismissione della navetta Dragon di SpaceX, usata anche dalla NASA. Una mossa che, se confermata, metterebbe a rischio parte del programma spaziale americano.

Nel frattempo, su X, Musk ha lanciato un sondaggio per la creazione di un nuovo partito politico, ricevendo centinaia di migliaia di risposte in poche ore: l’84% favorevoli. In piena rottura, ha anche condiviso un post in cui si chiede l’impeachment di Trump e il suo rimpiazzo con JD Vance, senatore dell’Ohio.

La portavoce della Casa Bianca ha cercato di abbassare i toni, parlando di “episodio sfortunato”. Ma l’impressione è che l’idillio tra le due figure più iconiche della nuova destra americana sia ormai un ricordo.