Bufera sulla DimPark, la ditta con sede a Torre Annunziata che aveva vinto gli appalti per la gestione dei parcheggi in varie città dell’hinterland napoletano e salernitano, tra cui Piano di Sorrento e Torre Annunziata.
Di recente, però, il Comune di Piano di Sorrento ha revocato l’appalto alla DimPark srl e all’impresa ausiliaria Park Life srl in seguito allo specifico procedimento amministrativo finalizzato alla verifica di legittimità dell’aggiudicazione definitiva disposta.
Nel corso delle verifiche, è stato accertato che per il concorrente aggiudicatario DimPark srl e il proprio ausiliario Park Life srl sussistono i motivi di esclusione dalla procedura aperta in riferimento alle dichiarazioni non veritiere rese dal legale rappresentante della società ausiliaria Park Life srl, in ordine alla sussistenza di gravi illeciti professionali a carico della medesima società, accertati (con sentenza n. 3732/2018 del Consiglio di Stato, Sezione Quinta), relativi al provvedimento di revoca dell’aggiudicazione disposta dal Comune di Vico Equense nei confronti della soc. Park Life srl “per omessa dichiarazione di due gravi errori professionali…”; nonché con sentenza (n. 6530/2018 del Consiglio di Stato, Sezione Quinta) relativa al provvedimento di annullamento dell’aggiudicazione disposta dal Comune di Nocera Inferiore nei confronti della società Park Life srl, motivato richiamando per relationem alcune decisioni del Consiglio di Stato (sentenze n. 5822/2015 e n. 2733/2017) e del TAR Campania (sentenza n. 1852-2017, le ordinanze cautelari n. 288-2017 e 838-2017), da cui emerge l’esistenza di gravi illeciti professionali, con conseguente obbligo di esclusione dalla procedura di gara del concorrente DimPark srl; oltre alla sussistenza di condanne penali in capo al legale rappresentante della società Park Life srl per reati che incidono sulla moralità dell’imprenditore, non dichiarate dal concorrente e dall’ausiliario in sede di partecipazione alla procedura aperta.
Inoltre – secondo quanto scritto dal Comune di Piano di Sorrento nel documento di revoca dell’appalto – non risultano dimostrati i requisiti di capacità economica e finanziaria, richiesti dal Bando e Disciplinare di Gara (cfr. art. 5 — paragrafo Capacità economica e finanziaria ex art. 83 comma 1 lettera b Codice), il cui possesso è stato solo dichiarato da Park Life srl (impresa ausiliaria del concorrente aggiudicatario DimPark srl) nei documenti gara, ma non è stato dimostrato nonostante la specifica richiesta di questo Settore inoltrata in data 23 dicembre 2020.
Attualmente sospesa la gara a Torre Annunziata ma anche in questo caso, considerate le varie sentenze, c’è il rischio di revoca dell’appalto per mancanza di requisiti. Si farebbe così spazio per la seconda ditta della graduatoria, la Pubbliparking, che si è vista esclusa dall’appalto.
Non è mancata la polemica sulla vicenda torrese.
A sollevare la questione, l’associazione “La Paranza delle idee” che nell’ultimo anno ha “ripetutamente chiesto prima che la gara in questione non partisse e poi che venisse fermata, in quanto contestiamo la delibera con la quale nel gennaio 2020 la giunta municipale ha deciso l’aumento del numero di stalli di sosta soggetti alla ‘striscia blu’ e delle relative tariffe orarie. Ciò perché il provvedimento è stato assunto in mancanza di un piano per la mobilità urbana (sostenibile); non sono stati previsti abbonamenti a tariffe agevolate per i residenti e per coloro i quali per motivi di lavoro parcheggiano abitualmente le loro auto in determinate zone, nonché facilitazioni per altre categorie meritevoli di tutela (es. donne in gravidanza);
in alcune zone della Città le ‘strisce bianche’ scompariranno o quasi, non consentendo, di fatto, agli automobilisti di disporre di un’adeguata alternativa al parcheggio a pagamento”.
Secondo La Paranza delle Idee, “bisognerebbe rivedere quella delibera. In ogni caso, apprendiamo che la società che ha vinto la gara per le strisce blu a Torre Annunziata si è vista annullare (contro questa decisione, comunque, pare che sia stato promosso un ricorso al TAR e, a ogni modo, essa non assume automaticamente un significato anche per la procedura torrese) l’aggiudicazione dell’affidamento dello stesso servizio che aveva avuto più o meno nello stesso periodo anche a Piano di Sorrento, per aver omesso ancora un’altra esclusione da una gara analoga e per una serie di contestazioni mosse alla società ausiliaria”.