Due degli idoli dei tifosi del Napoli, due giocatori simbolo di una squadra – Koulibaly e Mertens – che, tra alti e bassi, ha nei giocatori l’unico riferimento rispetto ad una società che continua a dare più valore al bilancio che ai sentimenti, ancora non conoscono il loro futuro come giocatori della squadra Partenopea.
Calcio e sentimento, sembra che queste due parole non possano coesistere, in un mondo in cui i compensi sembrano essere l’unico valore di riferimento anche quando bisognerebbe dare un valore a chi quella maglia, quella celeste, vuole che gli resti attaccata addosso.
I tifosi incrociano le dita e sperano che questa volta Aurelio De Laurentis da imprenditore diventi finalmente tifoso e che possa esaudire il desiderio dei due atleti e dei tifosi che dai tempi di Bruscolotti non ha un calciatore simbolo, una bandiera che abbia concluso la sua attività nella squadra dove ne è diventato anche simbolo e capitano.
Kalidou Koulibaly e Dries Mertens, gli ultimi re di Napoli già lo sono, lo vorrebbero che lo fossero fino a fine carriera, senza punto interrogativo, i tifosi, ma forse dal trono non vuole essere spodestato il monarca unico, Aurelio De Laurentis.
Massimo Napolitano
