Il coronavirus affonda i mercati, Borsa di Milano apre a -4. Dopo accordo fallito fra Arabia Saudita e Russia

La Borsa di Milano è impallata (-4%) dalle vendite. Buona parte dei titoli del listino principale non riesce a fare prezzo segnando crolli teorici di due cifre con Saipem in testa (-29%). Hanno invece fatto prezzo finendo in asta di volatilità per cali nell’ordine del 10% Exor, Moncler, Terna, Stm. In negoziazione sono riuscite a entrare soltanto le utilities A2a (-8,8%), Hera (-4,6%) e i farmaceutici Diasorin (5%) e Recordati (-4,5%).

 Tonfo in avvio comunque per tutte le principali Borse europee sull’emergenza Coronavirus e il crollo del prezzo del petrolio. Francoforte cede il 7,38% con il Dax a 10.690 punti. Londra perde l’8,54% con il Ftse 100 a 5.910 punti. Madrid è a -5,87% con l’Ibex a 7.884 punti. Parigi stenta a partire.

Il coronavirus e la guerra dei prezzi del petrolio scatenata da Arabia Saudita e Russia affondano le borse mondiali. Schizza lo spread italiano a 216 punti

Il prezzo del petrolio affonda del 31% sui mercati, il peggior calo dal 1991, dopo che l’Arabia Saudita e la Russia hanno innescato una guerra dei prezzi facendo saltare il vertice Opec+. Il greggio Wti del Texas cede il 31% a 27,35 dollari al barile mentre il Brent cede il 25% a 33,72.

GIU BORSE ASIA E DEL GOLFO PERSICO – Si apre in caduta la settimana dei mercati sull’onda dell’espansione mondiale del coronavirus col greggio senza paracadute e le valute in tensione. Con lo yen che si rafforza toccando il massimo dal 2016 crolla la Borsa di Tokyo lasciando sul terreno il 5,07%. Nuovo tonfo per Seul (-4,19%) che ha passata all’Italia il primato del contagiati dal’epidemia alle spalle della Cina. Non fanno molto meglio Hong Kong (-3,74% a seduta ancora aperta), Shanghai (-3,01%) e Shenzhen (-3,79%). Ma il crollo più accentuato nell’area Asia-Pacifico è segnato da Sydney (-7,33%): si tratta del maggior calo dopo il -8,3% registrato il 10 ottobre del 2008.

Il crollo del 31% del prezzo del petrolio, a causa del mancato accordo Arabia Suadita-Russia, affonda le Borse dei paesi del Golfo. I listini di Arabia Saudita, Dubai Abu Dhabi, Qatar e Kuwait, già in difficoltà ieri, accusano perdite fra l 7 e il 9%. Il gigante petrolifero saudita Aramco che ieri era sceso sotto il prezzo dell’Ipo, lascia sul terreno un 10%.